Economia

Bonomi a Reggio: «Urgente un “progetto 2032” per rilanciare il Sud» FOTO

REGGIO CALABRIA – Visita a Reggio Calabria per il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi.

Da Bonomi due “sorprese”

Davanti agli imprenditori di Unindustria Calabria radunati in Assemblea pubblica al MarRc – il Museo archeologico nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria –, Bonomi tira fuori dal cilindro due “sorprese”.

La prima riguarda la richiesta forte che i vertici confindustriali intendono fare al Governo che verrà: un “progetto 2032” Sud-oriented. L’idea è di un patto di respiro decennale per tirare letteralmente il Mezzogiorno fuori dalle secche, farlo finalmente respirare, propiziarne in maniera decisiva lo sviluppo.

L’altra è una sorta di “annuncio in diretta”… Il presidente di Confindustria parte dalla considerazione che «sarebbe un gravissimo errore» pensare – come si va facendo in questi giorni in termini d’analisi del voto, comparando gli esiti delle Politiche nelle regioni meridionali al numero di percettori di Reddito di cittadinanza – pensare «che ai cittadini del Sud vada bene solo l’assistenzialismo. Ci sono tanti imprenditori di valore, ci sono tante eccellenze in territori come la Calabria».

E lui, Bonomi, ne è talmente convinto che… «Che ho deciso di designare il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara quale membro del Cnel», il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, organo costituzionale – oggi presieduto dall’ex ministro Tiziano Treu e, in passato, anche da un reggino: l’ex segretario nazionale della Uil Pietro Larizza – composto da 64 membri.
Per dare un’idea della significatività della posizione, di questi 64 membri oggi Confindustria ne esprime soltanto cinque (più il vicepresidente Floriano Botta): Pierangelo Albini, Maria Carmela Colaicovo, Maurizio De Pascale, Carlo Ferroni e Marco Fracassi.

Destinazione Calabria (e rigassificatore a Gioia)

Accanto a Carlo Bonomi il Governatore calabrese Roberto Occhiuto, il presidente di Unindustria Calabria (appunto) Aldo Ferrara e il presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio, a fronte dell’evocativo tema Destinazione Calabria che – nel contesto del Museo reggino – ha ovviamente inteso porre i riflettori sulle ambizioni turistiche del nostro territorio, ma non soltanto.

Se Vecchio e soprattutto Ferrara hanno messo in rilievo il ruolo del “sistema Impresa” e le precondizioni necessarie – su scala territoriale così come a livello nazionale – per fargli riprendere il largo, il presidente Occhiuto s’è invece soffermato sul rigassificatore di Gioia Tauro, chiesto congiuntamente da Regione e Confindustria. «Se l’avessimo costruito sette-otto anni fa come avremmo dovuto, oggi non saremmo in queste condizioni, perché nel frattempo dal rigassificatore avremmo avuto un terzo dell’intero quantitativo di gas che arrivava in Italia dalla Russia», ha fatto presente.

Visita ‘turistica’ ai Bronzi

Prima dell’appuntamento pubblico con gli imprenditori, Bonomi non ha mancato peraltro un vis-à-vis coi veri “padroni di casa” – assente per altri impegni il direttore del MarRc Carmelo Malacrino –, i Bronzi di Riace. Immancabili anche le foto di gruppo con Ferrara, Vecchio e altri dirigenti confindustriali calabresi.