Durante l’emergenza Covid, il Governo nazionale e la Giunta Regionale, di concerto con le istituzioni comunitarie, hanno riconosciuto alle Amministrazioni locali la possibilità di rimodulazione straordinaria ed eccezionale di fondi e finanziamenti loro destinati per sostenere le famiglie più bisognose, fortemente vessate dalla crisi economica scaturita dal virus.
Continuano, però, a far parlare le modalità attuate dal Comune di Messina. Nel mirino la scelta del rimborso, poca adeguata per aiutare chi si trova in difficoltà, e le spese non ha proprio la possibilità di pagarle. Se non si possiedono i soldi per l’affitto, poco importa averli rimborsati dopo lassi di tempo molto lunghi. Per questo motivo, stavolta, interviene il Consigliere Comunale Alessandro Russo, interrogando il Sindaco sul perché di un tale sistema di rendicontazione.
Secondo il Consigliere un iter di questo tipo va a danneggiare proprio le famiglie che più si trovano in uno stato di necessità, e non riescono a rimediare le somme minime per l’anticipo del pagamento delle bollette o degli affitti.
L’Assessorato alla famiglia e alle politiche sociali della Regione, inoltre, non dà disposizioni per il rimborso delle somme, riporta esclusivamente i requisiti dei possibili destinatari, con l’obiettivo di raggiungere prioritariamente le persone prive di reddito. La scelta spetta ai distretti in base alle effettive necessità economiche dei soggetti cui sono rivolte le forme di sostegno.
Russo, allora, chiede al Sindaco:
le motivazioni per le quali l’Amministrazione abbia inteso applicare un sistema di rendicontazione delle somme che si rifà ai finanziamenti comunitari (PON) e non a modalità più agevoli.
Se non ritenga necessario riaprire i termini di richiesta dei bonus, modificandone i criteri di accesso ai benefici previsti, ivi comprendendo, pertanto, le famiglie e le persone che, per impossibilità economica, non abbiano potuto far fronte all’anticipo delle somme.
Come correggere i criteri di rendicontazione, sostituendo alla misura del rimborso altre più urgenti e di sostegno.