Politica

Bordonaro, “c’è chi segue le regole ma nessuno ferma gli incivili” VIDEO

di Marco Olivieri

MESSINA – Case gialle dimenticate. Santo Bordonaro in abbandono tra spazzatura e mobili in strada. Dopo l’articolo di pochi giorni fa, ci ha scritto un lettore che abita in quella zona: “Purtroppo è vero, siamo abbandonati in mezzo alle persone incivili. Ma nessuno vede. Eppure ci sono famiglie che rispettano le regole. Ho visto il vostro appello ma nessuno provvede. Non capisco il problema. Secondo me si potrebbe risolvere facendo controlli. Purtroppo è così da molto tempo. Vi ringrazio del vostro servizio con la speranza che qualcuno provveda. Invio un filmato che spesso si ripete. Grazie mille”.

Nel video, la spazzatura è stata bruciata, come spesso capita lì, e non solo, nelle discariche abusive. Ancora degrado. Ancora emergenza sanitaria che s’aggiunge ad altra miseria e squallore. Questo il nostro appello contenuto nel pezzo citato dal cittadino: “Chi governa e chi fa il politico deve una volta al mese tornare qui, in queste strade, tra vie paradossalmente dedicate a uomini delle istituzioni uccisi dalla mafia. E ricordarsi sempre, recitare due volte al giorno una semplice ma decisiva litania o preghiera civile: Io sono qui perché un giorno questi luoghi, queste strade, abbiano il volto dello Stato. E non del degrado“.

A questo aggiungiamo quanto scrive il lettore: “A Santo Bordonaro c’è chi rispetta le regole ma nessuno ferma gli incivili”. Nessuno vede. Nessuno provvede.

Serve un progetto sociale e culturale capace di sconfiggere l’attuale disastro

Questo è il passaggio decisivo nella lettera al giornale: “Siamo abbandonati in mezzo alle persone incivili. Ma nessuno vede”. Ecco, se applichiamo questo concetto all’idea proprio di periferia, capiremo che non aver guardato questi luoghi come zone dove far crescere idee, bellezza, progetti, è alla base dell’attuale disastro. Non basta, anche se è necessario, individuare e sanzionare chi viola le regole. Occorre un progetto sociale e culturale che investa tutte le istituzioni, i partiti, i movimenti, le associazioni, le parrocchie, i sindacati e i cittadini di buona volontà.

Un progetto politico di riscatto e libertà. Scuola, lavoro, sport, spazi d’aggregazione, luoghi aperti e solidali. Come canta Daniele Silvestri, “che temi originali/ Se non per quella vecchia idea/ De esse tutti uguali”. In poche parole, occorre un progetto sociale e culturale all’altezza delle tue attuali, enorme sfide. Un progetto, europeo, nazionale e locale, capace di sconfiggere l’attuale disastro. Ma subito. Abbiamo perso già troppo tempo.