Ha soltanto 16 anni il giovane messinese che, lo scorso 1 luglio, ha accoltellato a Bordonaro due suoi coetani e che adesso si trova a Gazzi con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di armi da tagli, aggravati dall’aver commesso i fatti per futili motivi. Quella sera erano stati in due ad arrivare contemporaneamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Policlinico ed a quello dell’Ospedale Papardo, entrambi con diverse ferite di arma da taglio. (Leggi qua)
Non c’avevano messo molto i carabinieri della Compagnia di Messina Sud a ricollegare i due ferimenti ad una lite sfociata a Bordonaro, nella zona della Case Gialle. In una delle palazzine, i militari avevano subito ritrovato delle tracce di sangue nel portone del 16enne nonché altri elementi che facevano ricadere tutti i sospetti proprio su di lui. Del ragazzo, però, non c’era traccia.
Sono state così le indagini avviate dal Nucleo Operativo e coordinate dalla Procura a far definitivamente luce su quel che era accaduto quella sera. Dichiarazioni di testimoni, esame delle tracce di sangue da parte del Ris di Messina e vari accertamenti hanno infine portato i militari dell’Arma a chiudere il cerchio e trovare il movente di quella doppia aggressione: vecchi rancori ed uno “sguardo storto”. Il minorenne avrebbe così utilizzato un arma da taglio, poi gettata nell’immondizia, per accoltellare al collo ed all’addome la sua prima vittima, e solo per puro caso non l’avrebbe ucciso tagliandogli la giugulare e la carotide. Sulla seconda vittima si sarebbe scagliato dopo con un profondo colpo all’avambraccio, quando questi cercava di far da paciere tra i due. Adesso il giovanissimo si trova all’istituto penitenziario per minorenni di Acireale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. (Veronica Crocitti)