Calabrò risponde al Movimento cinque stelle: «I bilanci li ho bocciati, imparino a leggere le delibere»

La campagna elettorale si infiamma quando ormai in dirittura d’arrivo. Botta e risposta tra il Movimento Cinque Stelle ed il candidato sindaco del centro-sinistra, Felice Calabrò. Accusato di “assenteismo” e implicitamente di mancata assunzione di responsabilità in occasione della votazione dei bilanci comunali, Calabrò non incassa in silenzio il colpo basso e risponde per le rime a quello che considera un attacco gratuito.

Nella conferenza stampa di giovedì, delibere alla mano, i grillini avevano riferito che Calabrò era assente in Consiglio Comunale al momento di votare il Rendiconto di gestione esercizio finanziario 2011 (17/10/2012), il Conto bilancio esercizio finanziario 2011 (2/08/2011),il bilancio di previsione esercizio finanziario 2010,il bilancio pluriennale 2010-2012 e relazione previsionale (12/08/2010), il bilancio previsione esercizio finanziario 2009, pluriennale 2009-2011 e previsionale programmatica (09/07/2009). In pratica, durante la votazione di tutti i bilanci comunali degli ultimi cinque anni.

«Una sciocchezza clamorosa», la replica di Calabrò, che continua: «Prima di fare simili attacchi, magari mal consigliati, gli amici del Movimento cinque stelle dovrebbero imparare a leggere le carte. Le copertine delle delibere (cioè il frontespizio) indicano i presenti e gli assenti al momento dell’inizio della seduta del Consiglio comunale e non la votazione dell’atto o degli emendamenti. I resoconti delle sedute sono pieni dei miei interventi in Aula e su quei bilanci che loro citano c’è il mio voto contrario».

Calabrò non ci sta a passare per assenteista o peggio per menefreghista, lui che dai banchi del Consiglio Comunale ha guidato l’opposizione all’amministrazione Buzzanca e spesso dettato le strategie dell’Aula. «Se volevano attaccarmi su questo fronte hanno sbagliato completamente. Sono stato tra i consiglieri più presenti e più attivi, per me parlano le carte. Il Movimento cinque stelle deve prestare più attenzione ed imparare come si leggono le delibere, prima di diffondere informazioni errate». (DLT)