I sindacati attaccano, l’amministrazione prova a mediare. Sulle fortissime tensioni che in questo momento tengono Messinambiente sotto scacco, non è tardata ad arrivare la risposta del Sindaco Accorinti e dell’assessore Ialacqua che si dichiarano “oltremodo sorpresi” per quanto affermato dai sindacati. Gli amministratori evidentemente non sanno il clima che si respira per ora nell’azienda guidata da Ciacci o non riescono a rendersi conto dell’impatto che stanno avendo le decisioni assunte all’indomani di quell’episodio di caos negli uffici di via Dogali. Stavolta però usano un tono mite e conciliatorio, totalmente diverso rispetto alle durissime dichiarazioni che l’assessore all’Ambiente aveva rilasciato subito dopo gli scontri tra i lavoratori e il Liquidatore Ciacci che hanno portato a quello che oggi Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno definito uno “stato di polizia”. I sindacati, nell’annunciare la sospensione delle relazioni sindacali con i vertici di Messinambiente, hanno chiesto all’amministrazione Accorinti di intervenire al più presto per ripristinare quel dialogo che è fondamentale tra azienda e lavoratori e di abbattere il muro che Ciacci sembra aver costruito. Dalle contestazioni disciplinari alle misure di controllo adottate all’interno dell’azienda, per sindacati e lavoratori questo modus operandi è inaccettabile e hanno chiesto a Sindaco e assessore di prendere in mano le redini di una questione che rischia di inasprirsi ulteriormente.
«Nel momento in cui si avviano tante iniziative virtuose che vedono l'azienda in grado di migliorare notevolmente il servizio ai cittadini è necessario recuperare immediatamente le possibilità di confronto, per non penalizzare gli sforzi che tanti lavoratori stanno facendo da tempo e che finalmente cominciano a dare risultati che la Città apprezza. Non sfuggirà a nessuno che Messinambiente ha avviato un profondo programma di cambiamento e di innovazione perseguito con la massima determinazione dal commissario liquidatore, Alessio Ciacci, in linea con quanto questa Amministrazione aveva richiesto» spiegano Accorinti e Ialacqua, che però non devono dimenticare che le nuove iniziative o i percorsi virtuosi avviati da Ciacci non possono essere l’unica faccia di Messinambiente.
Sindaco e assessore tornano a puntare l’attenzione sul rispetto delle regole come obiettivo prioritario affinché la legalità non sia un vuoto richiamo di principio, ma una garanzia per tutti: «Proprio per questo risultano inaccettabili comportamenti che appaiono tentativi di prevaricazione che mai potranno essere giustificati e che, se accertati, andranno sottoposti ai conseguenti provvedimenti. Invitiamo per questo le organizzazioni sindacali a riconsiderare la loro posizione, collaborando con il commissario Ciacci nel difficile lavoro di rilancio dell'azienda». Alla fine Sindaco e assessore ribadiscono la condanna verso qualsiasi atteggiamento di violenza e il sostegno all’operato di Ciacci anche sul fronte delle contestazioni che stanno creando tanto scalpore. Lanciano un messaggio di pace ai sindacati, chiedendo loro di fare un passo indietro e di riprovare a dialogare, sperando che abbiano chiesto la stessa cosa al Liquidatore Ciacci. Invocano il rispetto delle regole. Regole che però anche il Comune dovrebbe ricordare di rispettare, per esempio evitando di ritardare i pagamenti degli stipendi per inefficienze o errori degli uffici che inevitabilmente scatenano l’esasperazione dei lavoratori che, in questo periodo così difficile, non riescono a sopportare neanche due settimane di ritardi. Non entrano però nel merito delle accuse precise mosse dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori. A questo punto non resta che attendere quale sarà la reazione dei sindacati.
F.St.