Continuano gli attacchi all'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua, reo, secondo i suoi detrattori, di non aver saputo gestire in modo adeguato la raccolta rifiuti cittadina e massimo responsabile delle crisi costanti che hanno impattato quotidianamente con la vita dei messinesi, creando non pochi disagi. Per questo la UIL, nella figura del segretario genereale di Messina, Ivan Tripodi, "reputa doverose e inevitabili le dimissioni dell'assessore comunale all'ambiente Daniele Ialacqua, il quale esce totalmente delegittimato da questa storiaccia che, per essere chiari fino in fondo, non sarà certamente ricordata, negli annali della politica cittadina, come un momento edificante della storia messinese".
Tuttavia, Tripodi, sottolinea come effettivamente l'approvazione della delibera segni un passo fondamentale per i lavoratori di Messinambiente, che nono stante la situazione "hanno dimostrato grande serietà e, in questi lunghi mesi di passione, hanno mantenuto un forte senso di responsabilità che non era affatto scontato. Adesso, senza Ialacqua, deve partire un processo che culminerà nel delicato passaggio di consegne da Messinambiente a Messina Servizi Bene Comune. Un percorso non facile che però, per quanto ci riguarda, dovrà essere caratterizzato da un imperativo categorico: dare le necessarie certezze e un futuro occupazionale a tutti i lavoratori, nessuno escluso, di Messinambiente".
Ma se la giunta Accorinti viene tacciata di inadeguatezza ed il consiglio comunale di incoerenza strumentale, dall'altro lato l'assessore Ialacqua risponde alle critiche di Tripodi, tramite un post sul social Facebook, nel quale sottolinea come la delibera da lui firmata, proposta e riproposta, ponga le basi per mettere in sicurezza i lavoratori, ponga le condizioni per il rilancio del servizio, dia vita ad una nuova società senza debiti che potrà fare gli investimenti necessari per uscire dal sistema dell'emergenza.
"A cosa serve dire a Tripodi – scrive Ialacqua – le cose fatte in questi anni proprio per migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti a Messina, come ad esempio l'acquisto dei nuovi mezzi per la differenziata, i finanziamenti per mettere in sicurezza le discariche seminate negli anni dal comune di Messina, l'acquisizione di nuovi mezzi per la raccolta differenziata della carta e del cartone, i finanziamenti ottenuti per nuovi impianti, gli atti programmatori varati in questi anni per la riorganizzazione del ciclo dei rifiuti, ecc…Che dire, non c'è solo il teatrino della politica ma anche quello sindacale".
In tutto questo i cittadini, che sembrano gli unici a pagare sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista del disagio causato a questo "teatrino", hanno ricevuto nelle loro abitazioni la salatissima e pesantissima tassa della Tari, tassa da pagare a fronte di un servizio inesistente.