Presunti brogli elettorali delle Comunali dell’ottobre scorso, il nodo è stato sciolto. Sabato prossimo, 3 luglio, alle 10 convergeranno in piazza Italia Partito comunista dei lavoratori, Partito marxista-leninista e Rifondazione comunista, riuniti in Coordinamento delle Sinistre “antagoniste”.
A sentire gli interessati, i ritenuti brogli sarebbero «in piena sintonia con il resto della catastrofe di Reggio Calabria», che vedrebbe «il collasso di un sistema di potere retto da operazioni d’immagine che coprono giri d’affari». Ogni elemento condurrebbe a «una città schiacciata da disservizi e tariffe insostenibili, dominata da mafia e padroni, con le masse passive e instupidite».
Dalla pandemia alla disoccupazione, la soluzione non starebbe nei vari populismi – così il Coordinamento delle Sinistre d’opposizione -, ma nell’agognato avvento di «un forte movimento dei lavoratori e di una forte Sinistra anticapitalistica». Da parte di Prc, Pcl e marxisti-leninisti l’auspicio è dunque di una ritrovata «unità nel conflitto sociale».
Mentre a Reggio, così come nell’intero pianeta, sarebbe «il Sistema vigente ad aver fallito»: un’inedita «macelleria sociale» si troverebbe in realtà dietro l’angolo.
Ecco il perché della manifestazione, nella speranza d’indurre più di qualcuno a interrogarsi su quanto davvero avvenuto in occasione del rinnovo del Consiglio comunale. E sul futuro che avremmo davanti.