Arresti per i presunti brogli elettorali alle Comunali di Reggio Calabria, non mancano dure reazioni dal mondo della politica, segnatamente di centrodestra.
Nel commentare le misure cautelari scattate questa mattina, non ha mezze misure il leader leghista ed ex ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Nuovi arresti per presunti brogli alle elezioni comunali di Reggio Calabria, con altre sei persone coinvolte di cui cinque ai domiciliari. Si allarga lo scandalo che ha già coinvolto anche un presidente di seggio e un consigliere comunale del Pd. Elezioni da rifare, lo chiedono i cittadini perbene di Reggio e la Democrazia!», è il parere “senza se e senza ma” dell’hombre vertical del Carroccio.
Secondo il commissario metropolitano di Fratelli d’Italia Denis Nesci il secondo step dell’inchiesta sui presunti brogli elettorali del settembre scorso «non lascia più spazio a dubbi. Siamo di fronte ad un sistema congegnato per alterare il libero esercizio del voto».
Secondo Nesci, siamo di fronte a un consenso elettorale «drogato», a un «meccanismo fraudolento per favorire l’elezione di un esponente di spicco del Partito democratico» e «ormai pare chiaro ciò che è avvenuto dentro tanti seggi!». Da Fdi arriva la richiesta al sindaco Giuseppe Falcomatà di «un gesto di responsabilità e trasparenza: le sue dimissioni» ,in quanto «l’Amministrazione comunale nulla ha fatto per impedire che il ‘disegno Castorina’ arrivasse a compimento».
Filomena Iatì, consigliera comunale di Per Reggio Città metropolitana, ironizza su un metrosindaco Falcomatà che nelle stesse ore di pesanti arresti «come se nulla fosse, distribuisce deleghe alla Citta Metropolitana, come Figurine Panini ai suoi soldatini», affermando che «il senso di responsabilità di quest’Amministrazione è pari allo zero».
Pur restando fedele al garantismo, la Iatì rileva che «dal punto di vista comunicativo, morale, sociale e politico sembra che nulla sia accaduto», chiedendosi sconfortata: «Quando si prenderà atto del nulla che si propaga? Quando si prenderà atto che la macchina amministrativa deve avere come fine solo ed esclusivamente quello del bene della città e dei suoi cittadini? Nell’attesa che venga fatta piena luce sui fatti, ancora una volta, ribadisco – così la consigliera Iatì – la mia volontà o, meglio, la necessità di ricorrere a dimissioni di massa: dimettiamoci tutti!».