Si attenuano le misure di interdizione disposte dal Tribunale di Patti nei confronti degli indagati dell'operazione "Mutui Fantasma" scattata al Comune di Brolo e che ha tra gli indagati l'ex sindaco Salvo Messina e diversi dipendenti dell'Ente che erano tra i 31 soggetti per cui lo scorso luglio era stato notificato l'atto di conclusione indagini e per cui si attende ora la convocazione dell'udienza preliminare.
Il Gip Ines Rigoli ha accolto la richiesta dei legali Carmelo Occhiuto e Tommaso Autru Ryolo di revocare dopo otto mesi il provvedimento dello scorso febbraio con cui all'ex primo cittadino venivano commutati gli arresti domiciliari in divieto di dimora nel comune di Brolo. Lo stesso Messina attraverso un noto social network ha commentato la notizia citando lo scrittore Giorgio Faletti.
"Dopo 420 giorni, 10080 ore, 604800 minuti provo a tornare alla normalità – scrive Messina – con la consapevolezza che nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male. Io le affronto e vado avanti come i maratoneti un km alla volta".
Revocato il divieto di dimora a Brolo anche per le dipendenti comunali Antonella Campo e Giusy Di Leo, indagate nella medesima inchiesta sui mutui e gli appalti fantasma. Ulteriore attenuazione per l'altra dipendente comunale Santa Caranna per cui cessa l'interdizione dal lavoro che le era stata imposta precedentemente in luogo del divieto di dimora.
Il divieto di dimora per il momento permane invece per Carmelo Arasi, già ragioniere capo del Comune di Brolo per cui evidentemente non sussistono ancora le condizioni per un alleggerimento delle condizioni interdittive.