Il Comune è sull’orlo del baratro dal punto di vista economico? Assolutamente no, secondo i dirigenti dell’area economica di Palazzo Zanca, che hanno deciso di rispondere alla nota firmata dal presidente del collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone, contenente dati piuttosto allarmanti sulla situazione economico- finanziaria dell’Ente (vedi articolo correlato), visto che in data 24 agosto certificava un buco da 62 milioni di euro. Il ragioniere generale Ferdinando Coglitore e il dirigente Giovanni Di Leo hanno deciso di “controbattere” alla tesi fornita dai revisori, sottolineando in una nota firmata ieri (dopo le notizie uscite sulla stampa), che quello scritto dai tecnici è un «dato provvisorio e poco significativo».
I due dirigenti , infatti, spiegano che «alla predetta data (24 agosto ndr) non sono state effettuate tutte le operazioni di accertamento relative sia alle entrate tributarie, ammontanti a circa 71 milioni di euro , sia ai trasferimenti Stato-Regione, ammontanti a circa 29 milioni, oltre che agli accertamenti relativi alle sanzioni amministrative ed alle entrate di parte correnti per complessivi 7 milioni e 700 mila euro». Stando ai numeri di cui parlano Coglitore e Di Leo, dunque, non ci sarebbe nulla da temere per la sorte finanziaria dell’Ente, tanto che entrambi puntualizzano: «Alla luce di quanto sopra si può quindi considerare che le entrate di parte corrente contribuiranno alla copertura degli impegni assunti e/o da assumere al titolo I delle spesa».
Preso atto delle parole rassicuranti di Coglitore e Di Leo, non si può non fare rilevare che i due dirigenti in questione sono gli stessi che il 15 giugno avevano firmato insieme un’altra nota , di tutt’altro tenore, in cui a lanciare l’allarme sforamento erano loro, facendo presente all’amministrazione comunale che le spese di previsione dei singoli Dipartimenti avevano già sforato il budget previsto di oltre 40 milioni di euro (vedi correlato). In questi quattro mesi, evidentemente, la soglia d’allarme è calata, ma non l’attenzione. Coglitore e Di Leo prima rassicurano tutti, ma poi suggeriscono al vice sindaco Orazio Miloro, di «impartire le necessarie direttive a tutti i dirigenti al fine di rinviare al prossimo esercizio i pagamenti in conto capitale , previa intesa con le imprese creditrici». Sollecitano, inoltre, l’adozione di «opportune azioni incisive correttive sulla gestione che mirano a : formalizzare gli atti inerenti gli accertamenti delle entrate, con particolare riferimento a quelle tributare, compresa l’emissione dei ruoli per l’esercizio in corso; velocizzare l’alienazione dei beni patrimoniali; per la gestione di cassa, invitare i Dirigenti Responsabili a velocizzare gli incassi sia della gestione residui che di competenza».
Soffermandoci su quest’ultima parte della nota, Coglitore e Di Leo sembrano dire: i soldi ci sono ma devono essere incassati. Altrimenti – aggiungiamo noi- si tratta solo di previsioni, che incideranno poco sulla realtà, provvisoria ma veritiera descritta dai revisori dei conti nella nota del 24 agosto. (Danila La Torre)