La parola fine è stata messa. Dopo giorni di confusione, polemiche, di dubbi, riunioni, giorni in cui è stato detto tutto e il contrario di tutto, l’amministrazione ha chiarito il destino del mercatino natalizio di piazza Duomo. Un’iniziativa che, organizzata in questo modo, non doveva neanche vedere la luce e che invece si è trasformata nell’ennesima occasione in cui l’amministrazione Accorinti è stata costretta a fare un passo indietro. Il dato certo è uno: il mercatino oggi stesso dovrà sparire. La Polizia municipale dovrà consegnare al rappresentante dell’associazione Messina Lavora, Nino Corona, la determina dirigenziale firmata dal dirigente del Dipartimento Patrimonio Domenico Signorelli che annulla la concessione di quella porzione di suolo pubblico accordata una decina di giorni fa dallo stesso dipartimento in base alla delibera con cui la Giunta municipale dava il via libera alla concessione in vista della realizzazione di questa iniziativa.
Giusto per rimettere i tasselli al proprio posto è opportuno ripercorrere tutte le tappe della vicenda. In pratica l’amministrazione, di concerto con il dipartimento Patrimonio, aveva preparato e approvato un provvedimento che in occasione delle festività natalizie dava la possibilità ad Onlus e Associazioni culturali di chiedere uno spazio proprio sotto la facciata laterale del Duomo per trenta giorni, a titolo gratuito, e senza specificare se ci fossero altri paletti. Un provvedimento che nasceva dal non aver evidentemente letto il regolamento comunale Cosap, che nel maggio 2012 era tra l’altro stato modificato e non permetteva più deroghe alle amministrazioni. A far notare subito alcune stranezze era stato il consigliere Daniele Zuccarello che è andato a fondo alla vicenda fino a dimostrare che le sue non erano solo supposizioni ma vere certezze. In base a quel regolamento nessuna Onlus o associazione può rimanere in quella zona per più di quattro giorni consecutivi e tutte le attività dovrebbero essere svolte senza fine di lucro. Messina Lavora dunque, pur essendo una Onlus – come hanno dichiarato i suoi promotori Corona e Michele Di Petro, non potrà restare neanche un’ora di più in quella strada. Tutti gli stand dovranno scomparire entro stasera, altrimenti domani scatteranno i sequestri.
La delibera di giunta che annulla la precedente era stata approvata lo scorso venerdì e dunque non si comprende perché solo oggi abbia visto la luce. Fatto sta che non mancheranno le conseguenze. Già ieri i due promotori dei Messina Lavora erano imbufaliti soprattutto per le spese già sostenute e per il rischio di dover andar via. Oggi quel rischio è realtà e i due rappresentanti dell’associazione promettono battaglia. Resterebbe da chiarire di chi siano le responsabilità. Il vice sindaco e assessore al Patrimonio Guido Signorino nei giorni scorsi aveva spiegato che il dipartimento Patrimonio non aveva ricevuto la documentazione con le modifiche al regolamento approvate un anno e mezzo fa, motivazione che torna anche in questa ultima delibera di annullamento. Dunque l’errore era stato fatto poiché nessuno conosceva il regolamento corretto. Questa la versione ufficiale. Corona e Di Pietro avevano però dichiarato che erano stati loro stessi a fare presenti agli uffici comunali gli emendamenti di modifica. Probabilmente non si saprà mai se c’è stato un buono o un cattivo. Ferme restando le sicuramente ottime intenzioni dell’amministrazione nel proporre il progetto.
Polemiche sono esplose anche per la merce messa in vendita. Una scelta poco consona al Natale, alle tradizioni e allo spirito che doveva stare alla base di una iniziativa del genere.
Non mancano neanche quelle per il Capodanno in piazza. A sollevare perplessità è il vice presidente del Consiglio comunale Nino Interdonato che durante la riunione dei capigruppo di lunedì mattina ha chiaramente e ripetutamente chiesto a Signorino quale fosse la programmazione che l’amministrazione ha intenzione di adottare ricevendo in risposta che “ancora nulla è stato deciso dalla Giunta”. Da giorni però si sa che a curare il capodanno in piazza Duomo sarà l’associazione Cam e dunque Interdonato ha cercato di capire se il logo del Comune sulla locandina dell’evento fosse frutto di una richiesta della stessa associazione o della diretta organizzazione dell’Amministrazione. Per questi motivi Interdonato scrive che “se effettivamente tale evento dovesse essere organizzato dall’Amministrazione, il vice sindaco, non essendo informato su fatti importanti, ha rilasciato in buona fede, presso la più importante delle commissioni consiliari, quale la Conferenza dei Capigruppo, dichiarazioni non rispondenti allo stato reale dei fatti. Avendo, inoltre, riscontrato in questi mesi che effettivamente il vice sindaco è stato molto impegnato su più fronti, visto il gravoso numero di deleghe a suo carico, sarebbe opportuno a mio modesto avviso rivisitare queste ultime, al fine di consentirgli di espletare in modo efficiente il suo mandato”.
Francesca Stornante