Coronavirus

Bufera sulla festa di compleanno dell’assessora Tringali. Il Pd: dimissioni

Sulla festa di compleanno dell’assessora alla pubblica istruzione Laura Tringali si scatena la bufera. E il Pd ne chiede la “testa” al sindaco De Luca.

Il compleanno

Il “fattaccio” risale al 22 febbraio quando l’assessora, che è anche dirigente dell’istituto tecnico Antonello, avrebbe organizzato un festeggiamento di compleanno, al di fuori dell’orario scolastico, e al di fuori delle regole previste dai Dpcm, con il personale docente e amministrativo. Non soltanto la dirigente scolastica, quindi il vertice dell’istituto avrebbe organizzato un buffet in un istituto scolastico dove peraltro ancora oggi permangono divieti e regole per la didattica in presenza, ma, nel dichiarare “no comment, siamo in zona gialla”, ha aggiunto l’aggravante di conoscere poco le disposizioni anti covid. E questo, da chi amministra un comune in pandemia, è un comportamento grave.

I divieti nazionali

Ancora oggi, in tutta Italia (tranne la Sardegna zona bianca) I ristoranti e i locali alle 18 possono fare solo asporto. I teatri sono chiusi. Le feste sono vietate, figuriamoci all’interno di una scuola. Per questo I consiglieri comunali Pd Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo, hanno chiesto le dimissioni dell’assessora.

Il Pd: chiarezza sui fatti

Riteniamo della massima urgenza che sulla vicenda si faccia massima chiarezza a partire dal Sindaco e dalla diretta interessata Assessora Tringali, riferendo alla Città come si siano svolti i fatti, chiarendo quali persone sono state coinvolte e se il banchetto è stato pagato personalmente dalla dirigente o se è stato invece allestito nel quadro delle attività didattiche dell’istituto “Antonello”.

Un comportamento grave

I consiglieri rilevano che sarebbe grave se l’aver ritenuto che l’essere in zona gialla possa essere considerate un’esimente quando invece, per un componente della giunta comunale, è un’aggravante “poiché un amministratore della tredicesima città italiana non può non sapere che neppure in zona gialla sono permessi i banchetti, i ricevimenti e i festeggiamenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico: a tali regole da mesi obbediscono tutti i ristoranti e i locali pubblici di Messina, non si comprende proprio la ragione per cui, secondo quanto riferito dalla Tringali, all’Istituto “Antonello”, invece, i banchetti di festeggiamento sarebbero consentiti, unici in città”

Al di là dei dettagli sui festeggiamenti, che devono senza dubbio essere chiariti al più presto, c’è l’aspetto del messaggio che viene dato da parte di un’istituzione scolastica agli student ed ai giovani che spesso oggi vengono additati e colpevolizzati per non accettare le regole.

Messaggio diseducativo

E’ un messaggio diseducativo che la dirigente manda con questi fatti ai suoi alunni e a tutti gli studenti messinesi. scirvono i consiglieri- ossia che le regole possono essere aggirate o accomodate quando interessano le proprie questioni personali e che, pur dinanzi all’evidenza dei fatti, piuttosto che chiedere scusa per l’evidente errore commesso e trarne le conseguenze, ci si ostini a negare l’evidenza pur di non ammettere di aver sbagliato. Un tale modo di fare rappresenta un atteggiamento inaccettabile, certamente diseducativo e di cattivo esempio non solo per i ragazzi ma per tutti i cittadini. Chiediamo con forza, pertanto, che rassegni le proprie dimissioni immediate dal ruolo di Assessora alle politiche scolastiche del nostro Comune o che comunque il Sindaco la rimuova subito dall’incarico pubblico che ricopre che non può più essere ricoperto da chi ha il disprezzo delle regole e assume comportamenti così irrispettosi delle istituzioni”.

Nelle scorse settimane l’assessora era finita al centro della querelle per la battuta sugli “asini che non volano” e per lo scontro con I consiglieri comunali. A quanto pare sull’assessorato alla pubblica istruione di Messina, dopo le polemiche sull’ex assessore Enzo Trimarchi, c’è una nuvola nera.