Il timore che anche il governo romano riservasse a Messina la stessa delusione decretata da Palermo nel trasferimento dei fondi previsti, è stata fortunatamente scansata. In tarda serata, infatti, al termine della drammatica settimana vissuta a Palazzo Zanca, con tensioni sociali giunti a livelli massimi, è arrivata una buona notizia. Lo Stato ha infatti disposto il “versamento” dei 18 milioni di euro attesi (terza trimestralità).
Tale somma, che definire per il comune di Messina una “boccata d’ossigeno” è fin troppo riduttivo, permetterà al commissario straordinario Luigi Croce di poter prendere fiato e preocedere ad alcuni adempimenti. Prima d’ogni altro cosa, infatti, come più volte ribadito negli scorsi giorni, l’ex procuratore procederà al pagamento delle mensilità arretrate per i lavoratori delle partecipate e assicurerà lo stipendio dei comunali. Discorso a parte per i servizi sociali ai quali, negli scorsi giorni, era stato promesso il pagamento di qualche arretrato con le somme attese dalla Regione che si sono poi rivelate ben al di sotto delle aspettative (vedi correlato).
I 18 milioni stanziati dal governo risultano così suddivisi: oltre5 milioni per contributi ordinari; circa 9 milioni per contributi perequazione; 3 milioni e 500 mila per contributi consolidati. Ricordiamo che nel 2012 nazionale ha già effettuato tagli pari a 21 milioni, 14 più i 7 della sanzione imposta per lo sforamento del patto di stabilità. Sebbene quanto versato dalla Stato non riuscirà a riportare le casse comunali in condizioni di totale tranquillità, l’ arrivo dei trasferimenti nazionali consentirà di affrontare con meno apprensione la settimana che verrà.