Si è insediato stamattina il nuovo prefetto di Messina, Stefano Trotta. Cinquantanovenne, originario di Cosenza subentra a Francesco Alecci chiamato a L’Aquila a ricoprire il prestigioso incarico di Prefetto per la ricostruzione. Trotta negli ultimi due anni è stato prefetto di Campobasso ed in precedenza ha rivestito lo stesso incarico a Trapani.
Sorridente e disponibile Il prefetto Trotta stamattina ha incontrato nel suo ufficio la stampa cittadina. Un incontro cordiale durante il quale il segretario provinciale dell’Assostampa, Giuseppe Gulletta gli ha rivolto il saluto da parte dei giornalisti e gli ha augurato buon lavoro. Quindi Trotta si è sottoposto volentieri alle domande dei cronisti, ricordando la sua simpatia per una città che conosceva solo “di passaggio”: “Non ero mai stato a Messina –spiega sorridente il neo prefetto- ma conoscevo la città perché l’attraversavo per tornare a casa proveniente da Trapani e da Catania dove ho lavorato negli anni scorsi. E per quel poco che ho visto è davvero una gran bella città. Sono molto contento di essere tornato nella meravigliosa Sicilia, un territorio molto ricco dal punto di vista culturale ma anche di complicazioni e debolezze. Mi auguro che l’ufficio del Prefetto possa portare quel contributo per aiutare il rinnovamento anche morale di cui c’è bisogno”.
-L’aspetta un compito molto difficile in un città in cui il Comune e molte partecipate rischiano il default e le vertenze di lavoro si moltiplicano.
“Non conosco le questioni in maniera approfondita. So che ci sono difficoltà enormi dal punto di vista economico, soprattutto so che i lavoratori comunali sono in arretrato con gli stipendi. Questa è senz’altro una situazione molto pesante. Dovremo lavorare sodo per superare queste difficoltà. Io credo molto nella sinergia con le istituzioni e penso serva il contributo di tutti per risolvere problemi così importanti”.
-Quale sarà il suo primo atto da prefetto di Messina?
“Primo atto? Mah, ci vuole molta umiltà, non ho nessun atto da compiere ma prima di tutto devo conoscere bene le varie situazioni. Solo avendo una conoscenza approfondita delle cose posso dare il mio contributo e risolvere i problemi che mi verranno sottoposti”.
-Pensa di avviare una serie d’incontri per prendere visione delle vertenze più significative?
“Penso proprio di si. La Prefettura è un prezioso riferimento per i cittadini in un momento in cui si è smarrita la fiducia nella politica. La Prefettura rappresenta il governo del Paese, noi abbiamo un tavolo assolutamente neutrale per affrontare al meglio le vertenze e cercare di risolvere i problemi”.
-Fra le tante emergenze che affliggono la città c’è quella dei rifiuti. La città è sommersa dalla spazzatura, pensa di fare qualcosa in questo senso?
“Potrò fare qualcosa nei limiti delle mie competenze. La questione rifiuti non rientra esattamente nei compiti del Prefetto ma se mi verrà sottoposta cercherà di fornire senza dubbio il mio contributo”.
(FOTO STURIALE)