“Il Sindaco Accoranti e il Segretario/Direttore generale Le Donne sembrano essersi dimenticati della meritocrazia”. Ha esordito così il consigliere comunale Piero Adamo che oggi, insieme al collega della IV Circoscrizione Daniele Travisano e al presidente di Vento Dello Stretto Ferdinando Croce, ha puntato i riflettori sulla macchina amministrativa e burocratica di Palazzo Zanca. Ad attirare l’attenzione dei consiglieri la mancata nomina, da parte dell’amministrazione comunale, dell’Organismo Indipendente di Valutazione, quell’organo che sostituisce il vecchio Nucleo di Valutazione e che ha il compito di monitorare e valutare l’attività dei singoli dirigenti e dunque dei risultati raggiunti.
“Potrebbe sembrare una materia troppo tecnica ma ha una diretta conseguenza su quelli che sono poi i servizi che il Comune riesce a rendere ai cittadini” ha spiegato Ferdinando Croce che ha illustrato l’intenzione di creare una rete tra le sei circoscrizioni per evidenziare e segnalare tutte quelle anomalie e inefficienze che nell’attività amministrativa dipendono dai vari dipartimenti comunali, dunque dai dirigenti e a cascata da funzionari e dipendenti che in questo momento non vengono controllati da nessuno.
“La macchina amministrativa appare disorganizzata e sfilacciata, ci troviamo di fronte alla totale anarchia, non c’è nessun organo che monitora il lavoro dei dirigenti e i risultati conseguiti e questo crea non pochi danni all’attività amministrativa” ha ammonito Daniele Travisano che insieme alla sua circoscrizione ha per esempio già segnalato con una delibera le inefficienze del Dipartimento Patrimonio in merito alle questioni che riguardano lo stallo in cui versa l’occupazione suolo pubblico.
Ad illustrare più da vicino i contenuti dell’interrogazione presentata per avere risposte dall’amministrazione è stato il consigliere comunale Adamo. L’esponente di SiAmo Messina ha ricordato l’avviso pubblico che il Sindaco Accorinti aveva bandito nel settembre 2013 per la selezione e la nomina del nucleo di valutazione del Comune. Furono presentate 27 domande, da allora però non si fece più nulla. Per Adamo questa “non scelta” appare incomprensibile, e non esclude che questo ritardo sia stato indotto dalla difficoltà nel far quadrare tutti gli equilibri prima di giungere a delle nomine che nei fatti non sono mai arrivate. La più immediata conseguenza di questa inerzia, hanno spiegato, è il fatto che non esiste, da ormai due anni, un organismo preposto a valutare e controllare l’operato dei dirigenti pubblici, con sistematica violazione dei criteri di economicità, efficacia ed efficienza. Per Adamo un’ulteriore conseguenza è la disorganizzazione della macchina amministrativa che alla fine provoca le più “arrovellante problematiche burocratiche”.
Altro aspetto di non poco conto è che ad oggi i tre criteri di retribuzione per i dirigenti comunali prevedono: un trattamento tabellare fisso (come prevede il contratto nazionale del lavoro); una indennità di posizione fissa stabilita dall’Organo di valutazione in base alla complessità del settore e alla responsabilità della dirigenza; una indennità di risultato variabile riconosciuta solo se l’Organismo di Valutazione verifica il raggiungimento degli obiettivi ritenuti strategici.
E al di là di premi e indennità, secondo Adamo, oggi appare ancora più urgente avere un organo di controllo per verificare l’operato dei dirigenti in funzione di quelli che sono gli obiettivi da raggiungere in virtù del Piano di riequilibrio.
I consiglieri chiedono dunque all’amministrazione di sapere perché a distanza di 16 mesi dalla presentazione delle candidature non sia ancora stato nominato l’Organismo Indipendente di Valutazione e quindi di conoscere il metodo attraverso cui si è proceduto in questi ultimi due anni all’attribuzione dei premi produttività per i dirigenti.
Se entro 30 giorni non arriverà alcuna risposta i consiglieri sono pronti a sottoporre il caso direttamente all’Anac, l’Autorità Nazionale Ani-Corruzione, che è tenuta ad esprimere parere obbligatorio sulla nomina dell’organismo e in ogni caso è legittimata ad avviare nei confronti dell’amministrazione comunale appositi procedimenti che possono sfociare sia in sanzioni che in un commissariamento ad hoc per la nomina dell’organo.
Un’ipotesi che i consiglieri sperano di non dover tenere in considerazione, ma che sarà inevitabile se l’amministrazione Accorinti non farà chiarezza una volta per tutte.
Francesca Stornante