Si è diffusa in questi giorni la notizia della concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale all'inceneritore del Mela. Una notizia che ha messo in allarme il territorio. Le cose, però, non stanno esattamente così: se è vero che il progetto di A2A ha ottenuto un parere positivo, si tratta comunque di un parere tecnico, non definitivo; l'autorizzazione finale emergerà dal confronto complessivo al termine della procedura di Valutazione di impatto ambientale.
A spiegare la sottigliezza burocratica è l'associazione Adasc: "La concessione dell’AIA in questa fase è esclusa dalla normativa vigente che regola le procedure AIA e VIA congiunte, a cui è sottoposto l’inceneritore. Tale normativa stabilisce che "nel caso di progetti sottoposti sia a VIA che ad Autorizzazione Integrata Ambientale in ambito statale è previsto che il provvedimento di VIA faccia luogo dell’Autorizzazione Ambientale Integrata. Le attività istruttorie relative all’AIA (…) risultano quindi opportunamente integrate e coordinate nell’ambito della procedura di VIA”.
Insomma, l'istruttoria AIA serve a "individuare le prescrizioni che l’impianto dovrebbe rispettare per adeguarsi alle migliori tecnologie disponibili (BAT) nel proprio campo di appartenenza" – spiega ancora Adasc – "le prescrizioni possono essere più o meno severe, ma un’istruttoria AIA non puo’ concludersi dichiarando l’impianto non autorizzabile, se non per motivi strettamente tecnici. L'autorizzazione definitiva spetta alla VIA, che deve valutare anche la compatibilità ambientale dell’opera".
Pesa poi il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali, cui è riconosciuta una prerogativa nel caso di impianti ricadenti in aree in cui è vigente il Piano paesaggistico. "L’art. 26 del Codice Urbani parla chiaro: in caso di pronunciamento negativo da parte del Ministero dei Beni Culturali, la procedura di VIA si intende chiusa negativamente" – aggiunge l'associazione MAN – "se dovesse essere adito il Consiglio dei Ministri, non potrebbe ugualmente esserci una autorizzazione in deroga al vigente Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, perché il Codice dei Beni Culturali sancisce che la pianificazione paesaggistica è sovraordinata alle altre pianificazioni. Pertanto lo stesso Ministero dei Beni Culturali non potrebbe mai sottoscrivere il previsto provvedimento congiunto con il Ministero dell’Ambiente, ove quest’ultimo dovesse esprimere un parere positivo".
Nell'istruttoria sono state ammesse le prescrizioni richieste dal Comune di San Filippo del Mela riguardo l'approfondimento del traffico veicolare e della filiera di approvigionamento dell'inceneritore, così da valutarne la congruità delle dimensioni e del progetto rispetto all'area urbana in cui dovrà eventualmente insediarsi. Le associazioni ambientaliste hanno chiesto ulteriori approfondimenti sul tipo di CSS che verrà utilizzato, e il recepimento delle prescrizioni del Piano regionale rifiuti.