Il week end sarà caratterizzato dalla Festa nazionale della pubblica amministrazione e delle innovazioni organizzata dal Pd nell’ambito delle iniziative nazionali della Festa dell’unità del partito. Prevista la presenza del ministro Marianna Madia.
A prendere carta e penna per sottolineare come a Messina l’aria di festa, in casa Pd, sia poco sentita, è un gruppo di tesserati che da tempo rappresentano la voce critica anche nei confronti della gestione commissariale.
“Non abbiamo nulla contro un evento nazionale tematico- scrivono – Peccato che il Partito Democratico, da quasi un anno, a Messina non esista. Dopo essere stato commissariato dalla Direzione Nazionale, con un incarico all’on. Ernesto Carbone, componente della Segreteria Nazionale, il PD vive in uno stato comatoso. Non ci sono ne’ i circoli, ne’ gli iscritti. Tutti coloro che hanno voluto aderire, nel lontano Dicembre 2015, non si sono mai trasformati in tesserati”.
Come si ricorderà nel mese di dicembre,quando si è verificato il trasloco dell’area genovesiana verso Forza Italia, più che un tesseramento si avviò una sorta di pre-adesione, che sarebbe dovuta passare dal vaglio dei vertici del Pd. Lo stesso Carbone,insediandosi,aveva annunciato la ripresa dei circoli, con numeri reali e delle attività. Un anno dopo però la situazione è stagnante.
“Per mesi- proseguono- ci siamo messi a disposizione del Commissario, e dei suoi collaboratori per costruire una strategia che conducesse il PD messinese fuori dal commissariamento, verso una condizione di “normalità”. Continui rinvii, un paio riunioni, un dialogo sostanzialmente inesistente con la quasi totalità dei militati. Ed ora una festa a nostra insaputa. Un evento non può sostituire la vita democratica di un partito che nell’intera Area Metropolitana di Messina in buona sostanza non esiste. Non elabora, non prende posizione, lascia abbandonati a loro stessi tanti amministratori, non rappresenta i territori.Avevamo chiesto di uscire presto da una condizione, quella del commissariamento,e ristabilire una normale dialettica interna attraverso organismi dirigenti legittimati da un percorso condiviso. Invece ci troviamo una Festa, convocata nel cuore di Messina, senza che se ne sia discusso o valutato il senso. Semplicemente vorremmo che si ri-costruisse il partito e che tutti gli iscritti, i consiglieri eletti, i sindaci, i parlamentari regionali e nazionali avessero come punto di riferimento un soggetto politico dove si può elaborare ed esprimere una linea politica condivisa. Appare inaccettabile l’atteggiamento dei dirigenti nazionali del PD che senza mai rispondere alle nostre richieste calano sulla città una iniziativa di partito senza un partito.Rimaniamo in attesa che il commissario, on. Carbone, dia corso all’impegno, preso pubblicamente nel corso di un incontro svolto a maggio scorso presso la Sala Mons. Fasola, di far uscire più rapidamente possibile dal commissariamento il PD messinese avviando il percorso congressuale in maniera condivisa.
Domenico Siracusano, Giuseppe Grioli
Maria Flavia Timbro
Santi Interdonato
Giampiero Terranova
Nino Sciutteri
Armando Hyerace
Gioacchino Silvestro
Nicola Alpino
Felice Oteri
Angelo Aliffi
Emanuele Tripodo
Caterina Girolamo
Pina Currò
Erika Caponetto
Angelo Libetti
Nino Miloro
Giovanni Pizzuto