REGGIO CALABRIA – Si voterà l’11 gennaio prossimo per la designazione dei 22 membri elettivi del Cal (il Consiglio delle Autonomie locali) che, insieme ai 10 membri di diritto (cioè sindaci dei Comuni capoluogo di provincia: per Reggio Calabria, il facente funzioni Paolo Brunetti; e presidenti delle Province in cui sono ricompresi i capoluoghi di provincia: per Reggio Calabria, il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace) andranno a definirne la composizione.
Un traguardo solo apparentemente scontato, considerato che nell’ottobre scorso invece – abbastanza clamorosamente – le candidature furono inferiori ai seggi disponibili in Consiglio delle Autonomie locali, sicché si dovette procedere a un nuovo decreto del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e alla rinnovazione dell’intera procedura.
Ieri, come prevede l’apposito decreto del presidente Mancuso, le cinque liste su base provinciale sono state affisse nella Sala Verde della Cittadella regionale “Jole Santelli” di Germaneto. «Non appena i nuovi componenti si saranno insediati, sono intenzionato a convocare una seduta comune con il Consiglio regionale», fa sapere per parte sua il presidente Mancuso, nella cui analisi «il ruolo e lo spazio delle autonomie locali sono sempre più decisivi, specie in questa fase storica».
Dichiarate inammissibili quattro candidature: quella del vicesindaco di Rende Annamaria Artese (solo i sindaci e i presidenti di Consiglio comunale possono candidarsi, candidatura dunque inammissibile benché il primo cittadino Marcello Manna sia in atto sospeso dalla carica e non possa dunque proporsi); quella del sindaco di Rota Greca Giuseppe De Monte, a causa della trasmissione di domande plurime; la candidatura del presidente del Consiglio comunale di Limbadi Nicola Nicolino per l’assenza della categoria “presidenti di Consiglio comunale” nel collegio provinciale vibonese; la candidatura del sindaco di Bova Santo Casile perché pervenuta fuori termine.
Per l’intera provincia di Crotone c’è un solo candidato e di sesso femminile: il presidente del Consiglio comunale di Cirò Marina Francesca Aloisio (il che significa che il consigliere relativo a Comuni sopra i 5mila abitanti spettante al Crotonese sarà indicato da altro territorio provinciale).
Segnatamente per il Reggino, ci sono consiglieri già ‘decisi’ (in relazione a quanto previsto dal quarto comma dell’articolo 3 della legge regionale 1 del 5 gennaio 2007 istitutiva del Cal) e sfide alle porte.
In pratica già designati il sindaco di Roccaforte del Greco Mimmo Penna (minoranze linguistiche) e il sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni e quello di Montebello Jonico Maria Foti (centri sopra i 5mila abitanti), mentre anche in questo caso uno dei consiglieri relativi a Comuni sopra i 5mila abitanti – in assenza di una terza candidatura del Reggino – sarà espresso da altro territorio provinciale.
Si contenderanno lo scranno da rappresentante dei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti i sindaci di Laureana di Borrello Alberto Morano, di Brancaleone Silvestro Garoffolo e di Melicuccà Vincenzo Oliverio. Per il posto che spetta ai Comuni montani sarà sfida tra i primi cittadini di Ciminà (Giovanni Mangiameli) e San Pietro di Caridà (Sergio Rosano).