Mentre non si placano le polemiche sulla scelta del nuovo commissario per la regione Calabria. Mentre sia Zuccatelli che Strada, le figure che si “contendono” questo ruolo, arrivano entrambi nella regione e sono “colpiti” da ogni sorta di opinioni, considerazioni sia politiche che pubbliche accade in Calabria un fatto storico. Un’iniziativa corretta ed istituzionale, l’assunzione di responsabilità da parte di tutti i sindaci della regione al di là delle ideologie politiche. Un fatto che letto all’interno di una regione sempre divisa assume una rilevanza straordinaria.
La protesta del prossimo 19 novembre di fronte a Palazzo Chigi, infatti, è un evento storico. Vede tutti i sindaci, al di là delle ideologie e del colore politico finalmente, insieme chiedere la “restituzione della Calabria”. Chiederla all’interno dei giochi di potere e responsabilità che stanno rimbalzando tra regione e governo. Promotore dell’iniziativa, durante l’ultimo direttivo ANCI CALABRIA, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, proposta subito condivisa da Abramo (CZ) e Occhiuto (CS). Si chiede, in sostanza, la fine del commissariamento, la cancellazione del debito e un velocissimo adeguamento sanitario regionale, fondamentale per uscire dalla zona rossa. Una voce pacata quella di tutti i sindaci, una voce diversa nel caos di queste ultime settimane. Pacata, ferrea, ma determinata. Una voce che parla di stanchezza. Una protesta che vuole mettere fine alle etichette che da troppi anni pesano come una spasa di Damocle sulle teste di tutti i calabresi.
Forse è arrivato, davvero il momento di dire basta. Occorre restituire la dignità e la garanzia del diritto alla salute da troppi anni “sotto scacco” . Un Commissariamento iniziato nel 2010, a seguito dell’approvazione nel 2009 del Piano di rientro della giunta guidata da Loiero, che ha visto l’incarico prima al Presidente pro -tempore della Regione Scopelliti quindi, poi al Gen. Pezzi, all’Ing. Scura e, infine, al Gen. Cotticelli.
11 anni che di fatto non hanno portato il risanamento del debito ne il miglioramento del sistema sanitario e gli ultimi fatti lo dimostrano ampiamente. Lo dimostrano la mancata attuazione del Piano Covid, l’indifferenza di tutti perché nessuno ne ha mai parlato né i politici, né gli addetti ai lavori. E in più perché i cittadini hanno dovuto apprendere questa incredibile verità grazie ad un’intervista televisiva. L’evento che ha di fatto sollevato il caso e la “corsa al riparo”.
In quest’ottica la protesta di tutti i primi cittadini che di fatto sono tutti i cittadini insieme e tutta la regione insieme forse segnerà un nuovo periodo, forse scriverà una nuova pagina di storia. Una pagina di consapevolezza, amor proprio e finalmente rinascita della Calabria.