“Ho scelto il regista dell’amore”. Sono le parole della presidente Jole Santelli nel corso della conferenza stampa di presentazione del corto sulla Calabria commissionato dalla Regione Calabria al regista romano Gabriele Muccino.
Una scelta che ha fatto e che fa ancora discutere soprattutto per l’importo che l’Ente Regione dovrà sborsare al regista di film del calibro “La ricerca della verità” con Will Smith o di “Baciami ancora” con Stefano Accorsi.
1.700.000,00 euro (un milione e settecentomila euro). Una cifra che ha fatto gridare allo scandalo, perché con molto meno si sarebbe potuto puntare su un regista calabrese che, forse, avrebbe saputo meglio commentare, e raccontare la Nostra Regione, ma tant’è.
Evidentemente, il regista romano deve avere qualche estimatore/estimatrice davvero speciale a queste latitudini. Tutti a gridare allo scandalo per quanto si metterà in saccoccia. Ma poi, Gabriele Muccino, è davvero il regista dell’amore come definito dalla Santelli? Qualche dubbio sovviene, specie se andiamo a scavare nel suo passato quando tra il 2002 e il 2006 fu sposato con Elena Majona, ex violinista, che lo accusò di essere stata presa a schiaffi in più occasioni, fino ad arrivare a rompergli un timpano, pregiudicandole la carriera perché le impedì di suonare il violino.
Una storia che è andata a finire in tribunale, coinvolgendo persino il fratello minore del regista, Silvio che, di fronte al giudice – come dichiarò all’ADN Kronos – a suo tempo sempre la Majona – disse che non era vero niente. Testimonianza ritrattata negli anni successivi, anche in una intervista televisiva resa a Massimo Giletti nel 2016. “Silvio – sono sempre le dichiarazioni rilasciate all’ADN Kronos dall’ex moglie di Gabriele Muccino – ha sempre sofferto molto per quella testimonianza, uno dei motivi principali per cui ha rotto con la sua famiglia.
Una vicenda, quella giudiziaria, finita in favore sempre della ex moglie, ottenendo perfino l’affidamento esclusivo del figlio. Addirittura, almeno inizialmente, come sostenuto dalla Majoni, il Muccino non avrebbe rispettato neanche i provvedimenti giudiziari ottenuti a suo carico.