Si è aggregato ai compagni nel ritiro di San Giovanni in Fiore ieri sera ed oggi ha effettuato il primo allenamento in ritiro. Francesco Galeoto, ultimo acquisto in ordine di tempo del Messina ed un’esperienza da vendere tra i cadetti. Lo abbiamo intervistato per sapere le sue impressioni su questa nuova avventura in riva allo stretto.
Allora Galeoto, sei sceso fra i cadetti dal Genoa con un entusiasmo fuori dal comune…
E’ vero! I contatti col Messina erano avviati già da diverse stagioni, ma solo ora si sono concretizzati. Sono felice di tornare in Sicilai dopo anni di girovagare per l’Italia. Messina è una piazza che mi ha sempre stimolato e poi è vicina alla mia Palermo.
Per raggiungere la salvezza da che cosa bisogna partire?
Sicuramente da un punto fisso e cioè cercare di fare più punti possibile magari anche con un buon gioco, ma queste sono cose che vengono dopo, l’importante ora come ora è mettere del fieno in cascina. Comunque non posso negare di essere molto contento dell’ambiente e del mister Di Costanzo che già conoscevo.
Chi ti ha stupito di più fra i tuoi nuovi compagni?
Direi senza dubbio Riganò, un serio professionista e poi è un campione. Per quanto riguarda gli altri non hanno certo bisogno di presentazioni i vari Di Napoli, Coppola, Parisi, D’Aversa, Zanchi. Per me è un onore giocare con loro…
Con il nuovo modulo impostato dal Mister come ti trovi?
E’ ancora presto per dirlo! Ma il 4-4-2 è un modulo che esalta le fasce e fa salire molto i terzini al cross, quindi direi molto stimolante. Ci sarà da faticare, ma io sono pronto alle esigenze del mister.
Che cosa ne pensi del pubblico messinese, deluso dalle due retrocessioni consecutive?
È un pubblico encomiabile, non ci sono aggettivi per poterlo descrivere. Io ho giocato molte volte da avversario, soprattutto al vecchio Celeste. Mi venivano i brividi a sentire l’incitamento verso i propri beniamini. Spero di essere all’altezza del pubblico
In conclusione, che cosa ti senti di dire ai tifosi giallorossi?
I tifosi devono stare vicini alla squadra e non mollare proprio ora, perché in questo momento abbiamo bisogno del loro aiuto. A Messina ci sono giocatori importanti che possono far fare il salto di qualità alla squadra. Speriamo che a partire dal prossimo anno le cose vadano meglio: io sono sicuro che nel giro di due o tre anni il Messina possa ritornare in A, perché questa città e questi tifosi lo meritano ampiamente.