Il Messina gioca bene ma poi resta in 10 e cede alla Juve Stabia

Un buon Messina, ingenuo e sfortunato, cede contro la Juve Stabia, squadra che ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco ma che non ha mai impressionato. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio, la partita è stata condizionata da un paio di decisioni arbitrali quantomeno dubbie. Al 51’ il calcio di punizione dal quale nasce il gol del pari, al 63’ l’espulsione diretta di Musacci per proteste. Peccato perché, nonostante questi forti handicap, il Messina avrebbe potuto tranquillamente portare a casa il pari ed invece è arrivata la rete di Atanasov, poi diventava difficile raggiungere il pari. Nonostante la sconfitta, però, il Messina può uscire dal campo con maggiore fiducia per aver giocato alla pari contro un avversario considerato più forte alla vigilia. I peloritani pagano anche la stupidaggine di Milinkovic a Reggio Calabria visto che, con il franco-serbo in campo, le cose potevano andare diversamente. Rientrerà lunedì sera, per la gara casalinga contro il Foggia, una squadra che, sulla carta, è superiore ai campani affrontati oggi.

IL PRE PARTITA:

Il 3-5-2 non ha dato gli effetti sperati. Il Messina è stato messo sotto dal Francavilla ed ha cambiato le sorti dell’incontro solo passando al 4-3-3. Eppure anche a Castellammare di Stabia, stasera alle 20.30, Marra decide di confermare la difesa a tre, complici le assenze dei due centrali titolari, Rea e Palumbo. A dire il vero, Mileto, Maccarrone e De Vito hanno più volte giocato al centro e l’allenatore preferisce confermarli tutt’e tre, invece di completare il reparto con Ionut, com’è invece avvenuto nella ripresa di domenica scorsa. Il rumeno è confermato esterno destro, così come sono confermati l'esterno sinistro Akrapovic, i centrocampisti Musacci e Foresta, mentre Lazar prendere il posto di Capua. Davanti, accanto all’inamovibile Pozzebon, c'è ancora Ferri, invece Madonia parte dalla panchina. Ancora fuori Milinkovic, che deve scontare l’ultimo turno di squalifica, e Nicola Ciccone, che potrà rientrare solo tra due mesi. Se nelle prime tre giornate il Messina ha affrontato squadre di medio-basso livello, raccogliendo solo 4 punti, tra oggi e lunedì prossimo avrà di fronte due pretendenti al salto di categoria: prima la Juve Stabia fuoricasa, poi il Foggia in casa. Per il momento, però, è bene concentrarsi sull’impegno di Castellammare, che non sarà affatto semplice. Le “vespe” hanno finora ottenuto 6 punti, frutto di due vittorie e una sconfitta.

IL PRIMO TEMPO:

La prima chance della gara è per la Juve Stabia, al 5': Marotta lancia sul filo del fuorigioco Del Sante, che s'invola sulla destra, entra in area e batte verso la porta, pronto Berardi a respingere. Sono i campani a fare la partita, seppur senza creare altre occasioni pericolose, ma è il Messina a passare alla prima vera sortita offensiva. Da calcio d'angolo, il colpo di testa di Maccarrone scavalca Russo, poi Pozzebon mette in rete da due passi. La Juve Stabia reagisce ma alla mezz'ora i peloritani sprecano un clamoroso contropiede due contro uno: Foresta prova a servire Pozzebon ma colpisce Atanasov e l'azione sfuma. Sono di nuovo i gialloblù a prendere in mano il pallino del gioco ma le occasioni sono solo potenziali e partono tutte dalla destra, dove si fanno vedere Marotta e Del Sante, ma il trio di difesa fa buona guardia. Poi il Messina non sfrutta un'altro contropiede (fischiato un dubbio fuorigioco) e, al 43', va al tiro con Foresta, ma la conclusione finisce fuori. Arriva il duplice fischio ed i peloritani chiudono la prima frazione in vantaggio.

IL SECONDO TEMPO:

La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo e già al 51' arriva la rete del pari: calcio di punizione molto dubbio al limite dell'area per fallo di mani di De Vito, che però si copre il volto; il sinistro a giro di Marotta supera la barriera e batte Berardi, che poteva fare sicuramente di più, visto che il tiro non era particolarmente angolato. Il Messina prova a pungere sempre in contropiede. Al 55' se ne va Foresta, che serve Musacci: il sinistro del play, da fuori area, finisce di poco alto. Al 63' l'arbitro si erge a protagonista ed espelle Musacci per proteste, con rosso diretto, a palla lontanissima. A questo punto, ovviamente, la Juve Stabia spinge. Al 66' colpo di testa alto di Liotti, direttamente da calcio d'angolo. Due minuti dopo Kanoute se ne va in contropiede, supera Mileto ma va al tiro scoordinato, para Berardi. Al 70' Marra torna alla difesa a quattro con l'ingresso di Mancini al posto di Akrapovic e Ionut che scala sulla linea dei difensori. Il Messina sembra tenere bene ma al 76' la Juve Stabia passa in vantaggio: cross in area allungato di testa da Maccarrone, altra torre di testa da parte di Morero, che scavalca Berardi, e finisce sulla testa di Atanasov, a porta vuota, che non può sbagliare. Il Messina, in 10, ha difficoltà a reagire. Marra prova ad alzare il baricentro con l'ingresso di Gaetano ma sono sempre i campani a pungere. Al 78' la botta da fuori di Liotti viene alzata in angolo da Berardi. All'83' erroraccio di Mancini, che serve Sandomenico, il cui tiro viene respinto dal portiere peloritano.

JUVE STABIA – MESSINA 2-1

JUVE STABIA: Russo, Cancellotti, Atanasov, Zibert, Del Sante (50' Montalto), Marotta (74' Sandomenico), Liotti, Salvi, Morero, Esposito, Lisi (46' Kanoute). All. Fontana

MESSINA: Berardi, Mileto, Maccarrone, De Vito, Ionut, Foresta, Musacci, Lazar (79' Gaetano), Akrapovic (70' Mancini), Ferri (58' Madonia), Pozzebon. All. Marra

ARBITRO: Panarese di Lecce

RETI: 24' Pozzebon, 51' Marotta, 76' Atanasov

AMMONITI: 16' Akrapovic, 18' Lisi, 28' Musacci, 32' Esposito, 40' Lazar, 48' De Vito, 52' Ionut, 67' Salvi e Foresta. ESPULSI: 63' Musacci

RECUPERI: 1' e 5'

(Marco Ipsale)