Ha avuto meno di una settimana di tempo per conoscere i giocatori e per agire soprattutto sull'aspetto mentale. Un compito difficile, quello di Sasà Marra, chiamato a sostituire Valerio Bertotto, che ha guidato il Messina per tutta la fase pre campionato. La temuta fuga, Burzigotti e Giorgione a parte, non c'è stata e, dopo la fase critica, ora sembra tornato il sereno. La squadra, però, dovrà dimostrarlo sul campo, contro un Siracusa motivato, tornato in terza serie a quattro anni di distanza dalla seminale play off per la B persa contro il Lanciano, poi promosso.
“E’ normale che i ragazzi abbiano risentito del cambio tecnico – dice Marra –, anche perché volevano capire i programmi societari. Ma già dopo due giorni si sono messi a disposizione, da professionisti quali sono, e quando si avvicina la gara si pensa solo a quella. A parte Ciccone, la squadra non ha subìto infortuni, è giovane e ha voglia di mettersi in mostra. Abbiamo lavorato più sulla testa che sui concetti tattici”.
Gli unici due indisponibili sono i difensori Maccarrone (squalificato) e Marseglia (trasferimento non ancora perfezionato). “Dietro siamo in emergenza – prosegue Marra – perché abbiamo solo quattro disponibili, tra i quali Palumbo, che ha giocato l’ultima partita ufficiale nel Messina a dicembre e poi ha fatto un programma di potenziamento per recuperare dall’infortunio. Se dovessimo andare in difficoltà abbiamo provato alcune situazioni adattando giocatori di altri ruoli. Anche in porta, Berardi non è pronto ed è in vantaggio Russo”. Ma chi sarà poi il portiere titolare? “Quando Berardi sarà a posto si deciderà – risponde Marra -, è giusto che tutti si tengano pronti e nessuno sia tranquillo del posto. Ci saranno delle gerarchie ma possono cambiare”.
Il modulo sarà il 4-3-3, quello provato da Bertotto nel precampionato. “Non ha senso cambiare – afferma il neo allenatore -. Le mie squadre devono essere brave a farlo sia durante la partita sia a campionato in corso ma, al momento, è giusto continuare col modulo che è stato provato sin dall’inizio. Più avanti vedremo se qualcuno potrà avere le caratteristiche per il 3-5-2, è fondamentale soprattutto il ruolo degli esterni, lo dice uno che lo ha fatto, perché spesso si sbilancia troppo la squadra o in fase difensiva o in fase offensiva”.
Obbligata la difesa con, da destra verso sinistra, Mileto, Palumbo, De Vito e Ionut, più scelta a centrocampo e in avanti. Due maglie per Musacci e Baldassin, la terza in gioco per Foresta e Capua. “Foresta mi è piaciuto in allenamento, è una buona mezz’ala, bravo negli inserimenti. Capua è un giocatore di categoria, l’ho già avuto all’Aversa e sa come comportarsi”.
Il San Filippo non sarà la bolgia del Celeste, anzi il dato degli abbonati è sconfortante. “Capisco che si vorrebbero categorie migliori – dice ancora Marra – ma non è facile. Ognuno decide se seguire la squadra o meno, noi cercheremo di fare innamorare i tifosi e di coinvolgerli al di là del risultato. Quando giocavo, ricordo che dopo la sconfitta di Lecce, dove ci avevano seguito in migliaia, al ritorno siamo stati rincuorati ed è stata la spinta che ci ha fatto vincere l’anno dopo, ora invece c’è un po’ di distacco. Vorrei parlare meno del passato ma quella squadra è un simbolo, un blocco unico. Noi dobbiamo da subito mostrare la nostra identità, restando compatti. Non sarà facile perché il Siracusa ha lo stesso allenatore dell’anno scorso e un gruppo collaudato”.
Il presidente Stracuzzi ha confermato che l’obiettivo stagionale è quello di classificarsi tra il quarto e il sesto posto. “Capisco che il presidente ha visto bene la squadra – conclude Marra -, ha fatto bene in coppa Italia sia a Siena sia a Ferrara. Ma sono andati via alcuni giocatori importanti e ne sono arrivati altri. Dobbiamo essere bravi a partire bene, poi l’obiettivo si vedrà in corsa”.
Sulla stessa linea anche il centrocampista Gianluca Musacci, designato capitano. “Non dobbiamo illudere i tifosi – dice -. La squadra è giovane e suderà per migliorare ma non so se ad oggi si possa ambire a certe posizioni. Penso sia più giusto dire che aspiriamo ad ottenere la salvezza prima possibile e poi a toglierci delle soddisfazioni. Anche perché le altre squadre si sono rafforzate ed il girone sarà più difficile dell’anno scorso”.
Superato, però, il momento di impasse dovuto al cambio tecnico. “Non possiamo più pensare al passato – termina Musacci -. La squadra è tutta col mister Marra e concentrata sulla partita e sul campionato. Vogliamo partire con slancio, anche per dare entusiasmo ai nostri tifosi. Promettiamo impegno ma avremo bisogno di loro, soprattutto nei momenti difficili”.
(Marco Ipsale)