Messina bello per 50 minuti. Poi si “addormenta” ed è punito oltre i demeriti

Il risultato è bugiardo, se non per la vittoria in sé quantomeno per le proporzioni. Merito al Foggia che, dal 50' in poi, è andato all'arrembaggio e ha chiuso la partita in appena tre minuti, dal 56' al 58', approfittando delle amnesie difensive dei biancoscudati ma, fino a quel momento, era stato il Messina ad andare più vicino al gol, addirittura per tre volte, due con Anastasi e una con Da Silva. La partita l'hanno fatta i rossoneri, che però hanno rischiato tantissimo in contropiede prima di trovare la rete apripista. Il Messina non ha saputo reagire al doppio colpo, poi è arrivato anche un immeritato 3-0, senza che si capisse, tra l'altro, se la palla abbia oltrepassato la linea o meno. Ci mancava solo l'espulsione di Madonia, per proteste, a completare il quadro. La sconfitta, comunque, poteva essere messa in preventivo alla vigilia, perché le due squadre si trovano in condizioni diametralmente opposte. Solo la vittoria di sabato scorso contro la Juve Stabia e il primo tempo incoraggiante lasciavano sperare in qualcosa di diverso. Ed è proprio dal primo tempo che deve ripartire il Messina per preparare la prossima partita, in casa contro un Catanzaro molto più alla portata del Foggia e da battere assolutamente. Se dal campo arrivano buoni segnali, nonostante la netta sconfitta, è sempre al di fuori che si registrano i problemi più grossi. In questa settimana dovrebbe concludersi la trattativa avviata col gruppo di calabresi rappresentati da Gerace e Marcianò, che lo scorso 30 gennaio hanno firmato un preliminare per l'acquisto del 70 % delle quote.

IL PREPARTITA:

Il primo impegno del nuovo Messina è quasi proibitivo, in casa del Foggia, terzo in classifica a soli due punti dal duo di testa. In casa i rossoneri hanno perso una sola volta, contro il Fondi, prima di tre vittorie consecutive, con in mezzo il pari di Andria e le vittorie di Melfi e Vibo. Nelle ultime sei partite, quindi, i satanelli hanno vinto cinque volte e pareggiato una e vorranno proseguire la serie positiva, provando ad approfittare degli impegni sulla carta più difficili per le dirette avversarie, visto che il Lecce va a Caserta e il Matera a Catania. Lucarelli deve ancora fare a meno degli infortunati Maccarrone e Foresta, schiera da titolari i tre nuovi acquisti e ripropone il 4-3-1-2 con Berardi in porta, Grifoni, Rea, Bruno e De Vito in difesa, Da Silva, Musacci e Sanseverino a centrocampo, Mancini dietro le due punte Milinkovic e Anastasi.

IL PRIMO TEMPO:

Il primo squillo è del Foggia al 9', con Chiricò, che riceve palla al di fuori del vertice destro dell'area e lascia partire un sinistro insidioso, Berardi devia in angolo. Al quarto d'ora contrasto in area tra Rea e Mazzeo, il difensore peloritano respinge, è pronto Agnelli ma il suo esterno è debole e termina fuori. Ma è del Messina l'occasione più pericolosa, al 20', con Milinkovic che serve in area Anastasi, l'attaccante liscia da ottima posizione, al tiro ci va Mancini ma c'è una deviazione e la palla finisce in angolo. Poco dopo è Da Silva a tentare la conclusione da fuori area, ma il suo tiro si perde a lato. Il Foggia risponde al 25': Deli serve Maza all'interno dell'area, sul lato sinistro, il suo diagonale rasoterra va vicino al palo opposto e si spegne sul fondo. Capovolgimento di fronte e ci prova Sanseverino dalla distanza, facile la presa di Guarna. Messina sfortunato perché alla mezz'ora si fa male Grifoni, che è costretto ad uscire in barella, al suo posto c'è Palumbo, stesso ruolo ma più difensivo. Al 36' ancora Messina vicinissimo al gol: Coletti sbaglia il retropassaggio e serve Milinkovic, perfetto l'assist in mezzo per Anastasi che, tutto solo, spara addosso a Guarna. Il neo attaccante giallorosso fallisce così una seconda ghiottissima occasione da rete. Al 39' di nuovo Milinkovic in contropiede, viene falciato da Agnelli, resiste, lo dribbla di nuovo e va al tiro dal limite, con la palla che finisce fuori. Il giallo per il centrocampista foggiano ci stava tutto, Zingarelli non è dello stesso avviso. Al 45' Da Silva perde palla a centrocampo, Mazzeo viene lanciato in profondità ma Berardi è perfetto nell'uscita. L'arbitro concede due minuti di recupero e, quando mancano 5 secondi allo scadere, Milinkovic se ne va ancora una volta in contropiede, Zingarelli fischia la fine, il franco-serbo si arrabbia e si prende un giallo gratuito.

IL SECONDO TEMPO:

L'avvio di ripresa è sulla falsariga della prima frazione. Il Foggia fa la partita ma è il Messina ad essere più pericoloso in contropiede e ad andare vicino, per la terza volta, alla rete del vantaggio. Al 47' è sempre Milinkovic a far partire l'azione, palla filitrante per Anastasi, che stavolta gestisce bene con un bell'assist per Da Silva, male invece il tiro del brasiliano sull'esterno della rete, da ottima posizione. Ma da ora in poi il Messina cala e il Foggia affonda. Tra il 51' e il 52' i peloritani si salvano due volte: Deli serve in area Mazzeo, colpevolmente lasciato solo da Palumbo, gran botta e pronta risposta di Berardi che alza sopra la porta. Sul corner successivo, ci arriva di testa Coletti, la palla schiacciata a terra poi scheggia la traversa e va fuori. Fuori, senza particolari pericoli, anche il tiro di Chiricò poco dopo. Al 54' ci prova Agazzi da fuori area, para Berardi. E' tutto il preludio ad un micidiale uno-due, perché basta un calo di attenzione difensivo e i rossoneri puniscono. Al 56' Rubin è troppo libero di crossare sulla sinistra e Mazzeo si insinua alla perfezione tra Bruno e Rea, battendo Berardi da due passi. Passano appena due minuti e arriva il raddoppio: Mazzeo serve in area Deli, di nuovo libero di stoppare e superare l'incolpevole Berardi. Lucarelli tira fuori Da Silva, arretra Mancini sulla linea dei centrocampisti e fa entrare Madonia. Buona occasione potenziale proprio per Madonia, al 72', ma l'attaccante ha difficoltà a controllare e si fa respingere la conclusione ravvicinata da un difensore. Un minuto dopo Gerbo, dal fondo, la dà indietro per Sicurella, la girata non centra il bersaglio. Al 74' l'esordio stagionale in campionato per Ciccone, dopo un lunghissimo infortunio che lo aveva tenuto fuori casa sin dall'inizio della stagione. Aveva giocato, tra l'altro ben impressionando, solo in Coppa Italia. Al 75' arriva l'immeritato 3-0 per il Foggia: Deli si incunea in area con troppa facilità, cross basso sottorete e Palumbo la butta involontariamente verso la propria porta, Berardi respinge ma non si capisce se lo faccia dopo che la palla abbia oltrepassato la linea o meno. L'arbitro è sicuro e indica il centrocampo. Poi Madonia protesta e Zingarelli lo spedisce negli spogliatoi. Per il Messina è notte fonda. C'è il tempo solo per gli ultimi due sussulti: Berardi risponde a Deli, Guarna al tiro cross di De Vito, deviato da Gerbo.

FOGGIA – MESSINA 3-0

FOGGIA (4-3-3): Guarna, Loiacono, Martinelli, Coletti, Rubin (61' Gerbo), Agnelli (70' Sicurella), Agazzi, Deli, Chiricò, Mazzeo, Sainz Maza (66' Di Piazza). All. Stroppa

MESSINA (4-3-1-2): Berardi, Grifoni (30' Palumbo), Rea, Bruno, De Vito, Da Silva (59' Madonia), Musacci, Sanseverino, Mancini (74' Ciccone), Milinkovic, Anastasi. All. Lucarelli

ARBITRO: Andrea Zingarelli di Siena. ASSISTENTI: Francesco Gnarra di Siena e Meozzi di Empoli

AMMONITI: 9' Loiacono, 43' Bruno, 47' pt Milinkovic, 62' Agnelli

RETI: 56' Mazzeo, 58' Deli, 75' aut. Palumbo

ESPULSI: 77' Madonia

(Marco Ipsale)