Il colpo è già stato attutito. L’esonero di Bertotto ad una settimana dall’esordio, la scelta ricaduta su Marra, l’addio di Burzigotti e Giorgione, l’arrivo dei sostituti. In campo, tutto solo un ricordo, perché il Messina ha giocato bene, facendo la partita per un’ora, subendo 20 minuti di sbandamento in seguito al gol, casuale, del Siracusa, ma poi riprendendo in mano le redini della partita. Nell’ultimo quarto d’ora due reti e un rigore sbagliato, da Pozzebon, che però ha saputo farsi perdonare. L’esordio, per lui, è di quelli da ricordare, con una doppietta. Ma, oltre alla sua, è da sottolineare la prova di Milinkovic, che ha fatto letteralmente ammattire la difesa aretusea, “inventando” l’assist che ha provocato l’1-0 e realizzando la rete del 3-1 finale. Neanche il tempo di respirare che domenica prossima c’è già un appuntamento importantissimo per i tifosi, il derby di Reggio Calabria, contro una squadra che vorrà rifarsi dopo la sconfitta patita oggi a Fondi.
IL PRE PARTITA:
Ha avuto meno di una settimana di tempo per conoscere i giocatori e per agire soprattutto sull'aspetto mentale. Un compito difficile, quello di Sasà Marra, chiamato a sostituire Valerio Bertotto, che ha guidato il Messina per tutta la fase pre campionato. La temuta fuga, Burzigotti e Giorgione a parte, non c'è stata e, dopo la fase critica, ora sembra tornato il sereno. La squadra, però, deve dimostrarlo sul campo, contro un Siracusa motivato, tornato in terza serie a quattro anni di distanza dalla seminale play off per la B persa contro il Lanciano, poi promosso. Marra conferma il 4-3-3 provato da Bertotto lungo tutto il precampionato per non stravolgere gli schemi. In porta c'è Russo, difesa obbligata con Mileto, Palumbo, De Vito e Ionut, a centrocampo spazio per Musacci, Baldassin e Foresta, in avanti Pozzebon, Milinkovic e Madonia. Pochi gli spettatori presenti, meno di duemila, trasferta vietata ai tifosi del Siracusa. Viene osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del terremoto in centro Italia; esposto in curva sud uno striscione per esprimere vicinanza alle popolazioni colpite.
IL PRIMO TEMPO:
Avvio a ritmi lenti, con le due squadre che attraversano una fase di studio. Prima occasione, più che altro potenziale, per il Messina, all'11'. Baldassin si trova smarcato in posizione centrale poco al di fuori dell'area e sceglie di tirare invece di servire Madonia, che era meglio posizionato sulla destra. La conclusione è debole, la parata di Santurro agevole. Il Messina spinge e al 19' trova anche il gol ma l'arbitro annulla, segnalando una posizione irregolare di Pozzebon. Foresta aveva servito al limite dell'area Baldassin, che aveva girato in rete con un tiro angolato. La partita si sblocca alla mezz'ora grazie a un'invenzione di Milinkovic, che mette Foresta tutto solo davanti a Santurro e viene steso. Portiere aretuseo ingenuo, visto che il centrocampista giallorosso si era inevitabilmente allungato il pallone. Dal dischetto, Pozzebon lo spiazza. Al 35' punizione nella trequarti siracusana, il cross in area viene rimpallato e finisce sui piedi di Palumbo che, scoordinato, manda la palla di poco alta. Poi niente più occasioni pericolose ma è il Messina a farsi vedere di più, mostrando buone trame soprattutto sull'asse sinistro con Milinkovic e Foresta.
IL SECONDO TEMPO:
E' sempre il Messina a fare la partita. Al 56' un insidioso cross di Musacci viene respinto da Santurro e finisce sui piedi di Ionut che, defilato, cerca l'angolo ma l'estremo aretuseo interviene di nuovo e manda in angolo. Al 60', inaspettato, arriva il pari degli ospiti: Russo respinge male un cross dalla destra scontrandosi con Scardina, poi riesce solo a sfiorare il destro di Valente, che si insacca. Il gioco resta fermo per qualche minuto per soccorrere il portiere peloritano, dopo il Messina va subito vicino al nuovo vantaggio con Madonia che, sotto porta, spara addosso a Santurro. Al 68' si vede il Siracusa con Baiocco, ma la sua conclusione da fuori area finisce alta. I peloritani sembrano in calo ma poi si riaccendono. Al 79' ancora Milinkovic lancia Pozzebon solo davanti al portiere, Diakite lo spinge da dietro in area ed è il secondo rigore per il Messina, che però stavolta l'attaccante peloritano fallisce. Sull'angolo successivo testa di Baldassin e Santurro alza in angolo. Pozzebon si fa perdonare tre minuti dopo: stavolta, su lancio di De Vito e svirgolata di testa di Diakite, ha il tempo di sistemarsi il pallone in area e battere a rete lì dove il portiere non può arrivare. Al 91' di nuovo Milinkovic se ne va in contropiede, serve Capua sulla sinistra tutto solo ma il neo entrato è lento e riesce solo a concludere debolmente sul fondo. Ma il tris è solo rimandato e arriva con un altro contropiede di Pozzebon, il suo tiro viene rimpallato e finisce sui piedi di Milinkovic che batte Santurro. Poi il triplice fischio e la festa finale sotto la curva.
MESSINA – SIRACUSA 3-1
MESSINA (4-3-3): Russo, Mileto, Palumbo, De Vito, Ionut, Musacci, Baldassin, Foresta, Madonia (83' Capua), Pozzebon, Milinkovic. All. Marra
SIRACUSA (4-3-3): Santurro, Brumat, Dentice, Diakite, Turati, Baiocco, Giordano, Spinelli (83' De Respinis), Palermo (77' Catania), Scardina (69' Talamo), Valente. All. Cristaldi, vice dello squalificato Sottil
ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno. ASSISTENTI: Trovatelli di Pistoia e Bercigli di Valdarno
RETI: 30' e 82' Pozzebon, 60' Valente, 94' Milinkovic
ANGOLI: 5-2
AMMONITI: 29' Santurro, 36' Palermo e Ionut, 59' Pozzebon, 79' Diakite
RECUPERI: 1' e 4'
(Marco Ipsale)