Come nelle ultime tre partite. Il Messina raccoglie un punto che fa classifica ma resta il rammarico per non aver concretizzato la buona mole di gioco prodotta. I peloritani hanno fatto meglio dell'Akragas ma non sono riusciti a tradurre in rete le occasioni avute, a dire il vero nessuna pericolosissima. Del resto, anche gli agrigentini si sono fatti vedere in avanti, ma ancora con meno convinzione. I punti in classifica tra le due squadre sono gli stessi ma i biancoazzurri non vincono da ben otto gare, dove hanno raccolto sei pareggi, e il Messina, che sta meglio, poteva approfittarne. E' arrivato, invece, il quarto pareggio consecutivo; Lucarelli mantiene la sua imbattibilità, ma i punti raccolti in 5 partite sono solo 7, pur se sempre meglio degli altrettanti ottenuti dalla squadra nelle prime 9 gare. La classifica resta deficitaria e, ora, la vittoria contro il Fondi, prossimo avversario al San Filippo, diventa quasi un obbligo per dare finalmente una scossa.
IL PRE PARTITA:
Il campo dice che il Messina ha cambiato rotta, la classifica ancora no. Con Lucarelli in panchina i peloritani sono imbattuti ma è arrivata una sola vittoria, all’esordio, a fronte dei tre successivi pareggi consecutivi. In tutt’e tre le occasioni, tranne che per la prima mezz’ora contro l’Andria, la squadra ha mostrato evidenti segni di miglioramento rispetto all’avvio di stagione, dando l’impressione di poter dare fastidio a tutte, compresa la vicecapolista Matera. Il Messina non è certo squadra da primi posti ma, probabilmente, non è neanche squadra da zona play out. Eppure la graduatoria è ancora impietosa, visto che i peloritani occupano proprio l’ultimo posto della zona play out, in compagnia della Vibonese e dell’Akragas, l’avversario di oggi. Le due squadre hanno quindi gli stessi punti (uguale anche il numero di gol fatti, mentre il Messina ne ha subiti due in meno), ma per gli agrigentini, che hanno raccolto solo 5 punti nelle ultime 7 partite, frutto di 5 pareggi, il momento non è dei più felici. E dunque forse ancora più del Messina cercano una vittoria che ormai manca dalla trasferta di Catania, alla sesta giornata, un mese e mezzo fa. Lucarelli deve fare ancora a meno di Maccarrone e Mancini; in difesa c'è Palumbo, mentre Grifoni sale sulla linea dei centrocampisti.
IL PRIMO TEMPO:
Dopo poco più di un minuto punizione dal limite a girare di Gomez, bloccata a terra da Berardi. Poi non ci sono occasioni pericolose da entrambi i lati. Non lo è neppure, al 24', il cross basso in area di Sepe, anche questo bloccato da Berardi, con l'Akragas che recrimina per qualche duro contatto di troppo in area. Il Messina si fa spesso vedere in avanti ma senza concludere granché. Solo al 37', finalmente, bravo Grifoni a farsi largo sulla sinistra e a crossare, il colpo di testa ravvicinato di Milinkovic è troppo centrale e viene parato da Pane. Al 40' Gomez entra sul lato sinistro dell'area e va al tiro angolato sul palo di Berardi, che respinge in corner.
IL SECONDO TEMPO:
Nella ripresa il Messina reclama un calcio di rigore, al 57', quando Grifoni entra in area e viene steso da Cazè che tocca sia lui sia il pallone, l'arbitro sorvola. Al 59' Berardi manda una conclusione di Gomes in angolo, da qui arriva il colpo di testa di Carillo, con palla di poco fuori. Al 63' Sepe, già ammonito, salta col gomito largo insieme a Foresta, il centrocampista peloritano resta a terra, per l'arbitro è semplice punizione senza cartellino. Via ai cambi: al 65' Palmiero sostituisce Coppola, al 68' Madonia prende il posto di Milinkovic, entra anche l'ex Cocuzza. Al 71' si fa male Grifoni ed è costretto ad uscire dal campo con l'aiuto dello staff medico, al suo posto c'è Capua. Al 79' in campo un altro ex, Russo, al posto di Sepe. Subito dopo, il tiro di De Vito sul lato sinistro dell'area finisce non lontano dall'incrocio dei pali. All'81' triangolazione tra Foresta e Palumbo e tiro finale, dal vertice destro dell'area, ancora fuori. All'86' fiammata di Longo con parata di Berardi, senza troppe difficoltà. Al 90' potenziale occasionissima per il Messina, con il cross di Palumbo che attraversa tutta l'area senza che nessuno intervenga. Il sipario si chiude al 93', sul tiro di Pozzebon, strozzato dalla difesa agrigentina.
AKRAGAS – MESSINA 0-0
AKRAGAS (3-5-2): Pane, Riggio, Cazè, Carillo, Longo, Coppola (65' Palmiero), Pezzella, Salandria, Sepe (79' Russo), Cochis (69' Cocuzza), Gomez. All. Raffaele Di Napoli
MESSINA (4-3-3): Berardi, Palumbo, Rea, Bruno, De Vito, Foresta, Musacci, Grifoni (72' Capua), Milinkovic (68' Madonia), Pozzebon, Ferri (91' Saitta). All. Cristiano Lucarelli
ARBITRO: Paride De Angeli di Abbiategrasso. ASSISTENTI: Luca Spreafico di Lecco e Veronica Martinelli di Seregno
AMMONITI: 1' Rea, 22' Sepe, 34' Pezzella, 49' Milinkovic