Occasione sprecata. Il Messina non va oltre il pari interno con l’Akragas

Un'occasione sprecata per chiudere anzitempo la pratica salvezza diretta. Ma il Messina era sotto e avrebbe rischiato grosso in caso di sconfitta. Ecco perché anche un pareggio può andare, visto che i peloritani tengono sotto l'Akragas e mantengono cinque punti di vantaggio sulla zona play out a cinque giornata dalla fine del torneo. Una partita strana perché gli agrigentini si sono ben rintanati nella propria metà campo per tutti i 90 minuti, pronti a ripartire in contropiede. E proprio in una di queste occasioni, dopo appena 40 secondi della ripresa, i biancazzurri hanno colpito, mettendo in difficoltà un Messina che continuava a non trovare sbocchi. E' arrivata un'altra perla di Da Silva a togliere le castagne dal fuoco, peccato che poi il forcing finale non abbia prodotto effetti. Per gli ospiti un punto era fondamentale, tanto che in quel momento Di Napoli ha deciso di correre ai ripari e si è intensificato l'atteggiamento ostruzionistico della sua squadra. Ora i peloritani sono costretti a fare risultato a Fondi per proseguire la serie positiva e avvicinarsi all'obiettivo stagionale della salvezza diretta.

IL PRIMO TEMPO:

Il Messina deve fare a meno di Anastasi, infortunato dell'ultim'ora, al suo posto c'è Madonia. Sorpresa nello schieramento tattico, Lucarelli decide per la difesa a tre, modulo speculare a quello degli avversari. I tre centrali sono Maccarrone, Rea e De Vito, gli esterni Grifoni e Sanseverino, i centrocampisti Da Silva e Musacci, poi Foresta dietro Milinkovic e Madonia. I peloritani fanno la partita, giocano anche bene ma non trovano sbocchi. Al 13' scontro in area del Messina tra Klaric e Rea, il difensore giallorosso rimane a terra però l'arbitro non prende provvedimenti. La prima conclusione, al 20', è di Longo, abbondantemente sul fondo, ma l'occasione più pericolosa arriva sul capovolgimento di fronte, con la gran botta da fuori di Milinkovic; Pane deve distendersi per respingere. Al 23' Madonia si fa largo al limite dell'area, subisce un netto fallo ma la palla arriva sui piedi di Milinkovic, che spara alto. L'Akragas ci prova solo dalla distanza, stavolta con Palmiero, è un altro tiro senza pretese, lontano dalla porta. Si gioca quasi esclusivamente nella metà campo agrigentina ma la squadra di Di Napoli è ben schierata ed il Messina è costretto ad affidarsi ai lanci lunghi, senza risultati. Al 36' Russo perde palla nella sua area ma poi recupera su Madonia, che avrebbe potuto servire Milinkovic a centro area. Al 38' tiro da fuori area di Musacci, una deviazione rischia di ingannare Pane, la palla finisce in angolo. Al 43' bravo Madonia sulla destra a crossare basso, Grifoni si ritrova in un'insolita posizione di punta centrale, si vede che non è il suo mestiere.

IL SECONDO TEMPO:

Non passano neanche 40 secondi che l'Akragas passa in vantaggio. Il Messina esce male, poi un rimpallo favorisce Palmiero che crossa basso in mezzo per Klaric, abile a mettere in rete da pochi passi. Peloritani tutti riversi in avanti ma attenzione al contropiede degli agrigentini: il tiro da fuori di Cocuzza è facile preda di Berardi. Al 53' ci prova Da Silva, non ci sono particolari problemi per Pane. Lo stadio esulta un attimo al 57', poi il guardalinee sbandiera il fuorigioco sul gol di Madonia, servito al centro dell'area da Milinkovic. Al 60' il franco serbo supera due avversari e va al tiro da fuori area, Pane blocca a terra. Cambio tra ex Messina nell'Akragas: fuori Cocuzza dentro Salvemini. Rea non ce la fa ed è costretto a lasciare il posto a Bruno. Il cliché è lo stesso del primo tempo, solo che ora l'Akragas è in vantaggio e il Messina rischia grosso. Per questo Lucarelli deve osare: esce Sanseverino ed entra il più offensivo Ciccone. Il pari arriva al 73': Ciccone la tocca per Da Silva, gran botta di sinistro da fuori area e palla in rete. Subito Di Napoli si copre, togliendo l'attaccante Klaric per il difensore Mileto. Cambio senza spostamenti tattici, invece, per il Messina, con Plasmati al posto di Madonia. L'Akragas è di nuovo tutto dietro la linea della palla, alla strenua difesa del pari. All'86' cross di Musacci, testa di Maccarrone e palla fuori. Poi, su angolo di Milinkovic, il colpo di testa di Bruno a botta sicura viene respinto da un difensore. Al 90' è bella la triangolazione tra Foresta e Milinkovic ma la conclusione di piatto non è all'altezza. I minuti di recupero sono quattro ma gli agrigentini sono continuamente a terra e l'arbitro concede solo 30 secondi di recupero ma anche questi trascorsi a gioco fermo. Maccarrone protesta e si becca l'ultimo giallo, finisce così.

MESSINA – AKRAGAS 1-1

MESSINA (3-4-1-2): Berardi, Grifoni, Rea (63' Bruno), Maccarrone, De Vito, Da Silva, Musacci, Sanseverino (67' Ciccone), Foresta, Milinkovic, Madonia (77' Plasmati). All. Lucarelli

AKRAGAS (3-5-2): Pane, Cazè, Riggio, Russo, Coppola, Palmiero, Pezzella, Sepe, Longo, Cocuzza (62' Salvemini), Klaric (74' Mileto). All. Di Napoli

ARBITRO: Alessandro Prontera di Bologna. ASSISTENTI: Michele Nocenti e Matteo Micheli di Padova

AMMONITI: 35' Cazè, 46' Klaric, 88' Palmiero, 92' Bruno, 93' Riggio, 94' Maccarrone

RETI: 46' Klaric, 73' Da Silva

(Marco Ipsale)