IL MERCATO DEL MESSINA NON DECOLLA…

– Nonostante le numerose voci che si sono intrecciate in questi ultimi giorni, il mercato del Messina ancora non decolla. Chiediamoci il perché. Ovviamente numerose sono le risposte a questa semplice domanda. In primis la società non fa mistero che il mercato dipende soprattutto dalle cessioni che devono essere portate a compimento e dallo sgravarsi di numerosi contratti pluriennali sottoscritti la scorsa stagione dal genio di Marco Valentini. Uno su tutti è certamente il centrocampista D’Aversa, che arrivato a Messina con le credenziali di Maradona, ha deluso tutti, intascandosi un ingaggio da 650 mila euro netto per tre stagioni. Ed allora con queste premesse si capisce come mai siamo ancora fermi al palo. Intanto si deve pure registrare il no grazie di alcuni giocatori accostati al Messina nell’ultima settimana. E’ il caso di Marco Capparella che dal sito del Napoli ha ringraziato i dirigenti peloritani per l’interesse, ma ha detto a chiare lettere che non si muoverà dalla società partenopea. La serie A non si butta così. Un altro eccellente rifiuto ai contatti degli ultimi periodi è quello di Ivano Trotta che non ha intenzione di arrivare in giallorosso. Tutto ci riconduce quindi, al mercato in uscita. Il nostro consulente di mercato è quel tale Valentini che abbiamo citato prima. Riganò ha mercato ma al momento partirà col Messina in ritiro. Floccari era ad un passo dal Livorno. Ma l’acquisto di Tavano e quello probabile di Rossigi dal Catania, lo ha messo alla porta. Con quali giocatori si deve monetizzare? Le uniche certezze sono il tecnico Di Costanzo ed il Dg Sergio Gasparin, presentati ufficialmente. Ma facciamoci un’ultima domanda? Ma siamo sicuri che il curriculum di questi due possa bastare per far tornare l’entusiasmo ad una piazza che è stata presa in giro per due anni con altrettante retrocessioni? Forse c’è da domandarsi il perché di Gasparin a Messina… Speriamo di non scoprirlo tanto presto. L’unica cosa certa riguarda la proprietà. Se non ci sono nuovi investitori, la società non andrà lontano. Ed all’orizzonte non si intravede niente. D’altronde Franza è stato chiaro e lo sarà ancora di più con i politici. A proposito, l’ingaggio di Gasparin non è una cosa politica? Ai posteri l’ardua sentenza…