L’unica risposta alla manifestazione d’interesse proposta dal Comune per il nuovo Messina è dell’imprenditore delle automobili Pietro Sciotto. Il termine è scaduto oggi alle 12 e ora una commissione scelta dal sindaco Accorinti dovrà valutare se la proposta è valida. Non ci sono alternative, però, se Messina non vuole perdere l’occasione di ripartire dalla serie D. La commissione è composta dal dirigente del dipartimento Sport, Salvatore De Francesco, da due rappresentanti del panorama calcistico locale e da un espero contabile.
Si è ritirato Francesco Barbera, che non è riuscito a trovare altri imprenditori disposti ad affiancarlo. Proprio qui sta la differenza rispetto al progetto di Sciotto. Barbera ha posto la stessa condizione di sempre, vale a dire quella di partire con cinque o sei quote paritarie, mentre Sciotto è disposto a ripartire col 100 % delle quote, limitandosi al 70 % solo nel caso in cui ci fossero altri interessati all’acquisizione del 30 %.
Gli ultimi disastrosi nove anni, dopo la mancata iscrizione alla serie B del 2008, non inducono all’ottimismo. Ma è necessario riprovarci per voltare pagina e chiudere con un passato in cui i tifosi sono diventati esperti di economia più che di calcio.
Già giovedì il Comune dovrà avanzare comunicazione ufficiale in Federazione di costituzione della nuova società. L’operazione dovrebbe concludersi martedì 1 agosto, quando verrà resa nota la composizione dei gironi di serie D. Nel girone I, quello più meridionale, dovrà esserci anche il Messina, che avrà l’obiettivo di riconquistare immediatamente la serie C perduta.