“La volontà di proseguire il rapporto c’è da entrambe le parti ma…”. C’è un nodo da sciogliere prima della riconferma di Cristiano Lucarelli sulla panchina del Messina. Ieri mattina il primo incontro post stagione con la società, al termine del quale il tecnico livornese fa il resoconto. “In pochi mesi siamo riusciti a creare una sintonia col presidente, il direttore sportivo e tutta la nuova società – dice Lucarelli -. Sono arrivati nel momento giusto, quando avevo consumato quasi tutte le energie perché stavo gestendo quasi tutto da solo, e ci hanno dato la possibilità di arrivare fino in fondo in modo trionfale, come Messina meritava. Se fosse solo per questo, non ci penserei due volte a restare”.
Ma non è solo per questo. “Vanno valutati altri aspetti – prosegue -, prima di tutto il budget e l’obiettivo del prossimo anno. Al momento la società non è in grado di stabilirli, il presidente si aspetta importanti aiuti economici dalla città, dalle istituzioni e dall’imprenditoria. Per questo abbiamo scelto di riparlarne più avanti. Qui sono stato benissimo, non ci sono motivi per non continuare, ci sono anzi tutte le condizioni sentimentali, ma nel calcio contano i risultati e io non voglio rovinare il bel rapporto che ho con la città. Per me è stata una stagione dispendiosa, sono arrivato molto provato. Purtroppo la salvezza non ha risolto tutto, la società dovrà affrontare tante situazioni economiche difficili, per questo ci riaggiorneremo quando ci saranno più certezze sul quadro della situazione”.
Per restare, insomma, Lucarelli chiede che sia allestita una squadra in grado di puntare almeno ai play off e non per il rotto della cuffia. “Ma non è che lo chiedo solo io – afferma -. E’ quello che i tifosi si aspettano e che anche la società vorrebbe, alzare l’asticella, so che faranno il massimo e non vogliono esporsi a brutte figure ma il loro lavoro sarà difficile per risolvere tanti problemi. Se nessuno dovesse dare aiuto, se il budget dovesse essere di nuovo lacrime e sudore, non avrei più le energie per un’altra stagione come questa. L’obiettivo deve essere una crescita graduale, difficile essere competitivi da subito per vincere il campionato. L’anno prossimo dovremo prendere la mira e il secondo anno sparare”. Leggasi puntare ai play off per poi, l’anno successivo ancora, puntare alla promozione in serie B.
Da parte della società, invece, nessun se e nessun ma sulla conferma del tecnico. “Ho chiesto se la loro proposta di conferma fosse dovuta a stima o gratitudine – racconta Lucarelli -. Non voglio sia per gratitudine ma per le mie metodologie di lavoro, i risultati e il gioco. Il direttore Pitino, che ho avuto sempre accanto, ha detto che se così non fosse stato non ne avremmo neppure parlato, questo mi fa piacere”.
Il tecnico vuole ribadire che anche la società ha l’ambizione di fare un campionato importante “ma sta facendo la battaglia dei conti e sta cercando le risorse. Un budget adeguato potrebbe essere dai 2 milioni e mezzo in su ma la società chiede la partecipazione di tutti, altrimenti è facile dire che si vuole una squadra forte, ognuno deve mettere il proprio mattoncino. La salvezza ottenuta sul campo dopo tutto quello che era successo, l’arrivo di Proto, la possibilità di andare al Celeste sono fattori che possono rappresentare un volàno per far capire che la squadra è patrimonio della città, le potenzialità ci sono. La mia priorità è quella di portare avanti il lavoro iniziato in una situazione diversa. Dal punto di vista organizzativo c’è stato un salto di qualità enorme ma le cose sono andate bene perché sono arrivati i risultati, non è un passaggio automatico. Non mi era mai successo di legarmi a una piazza così tanto in così poco tempo ma alla tifoseria bisogna dare sul campo le certezze che si aspetta”.
(Marco Ipsale)