REGGIO CALABRIA – La prima uscita di Manuele Ilari, come nuovo presidente della Reggina 1914, ha scatenato una vera e propria polemica. Infatti in una intervista radiofonica, oltre a spiegare che potrà venire a Reggio una volta che la società otterrà la riammissione, e il primo passo sarà quello di incontrare il sindaco, con cui fino al momento non ha avuto alcuna interlocuzione. Mentre, stando sempre al nuovo patron della Reggina, ha dichiarato di aver sentito telefonicamente il delegato allo Sport del Comune di Reggio Latella, con quest’ultimo che “avrebbe chiesto di cedere la società a persone amiche. Una pretesa non molto professionale. La telefonata che abbiamo avuto– ha sottolineato Ilari – non mi è piaciuta. Noi abbiamo prospettato il nostro progetto e come intendiamo portarlo avanti”.
LATELLA: “DA ILARI AFFERMAZIONI GRAVE E PRIVE DI FONDAMENTO”
Una dichiarazione che ha suscitato numerose polemiche e che non sono passate inosservate al diretto interessato, al consigliere delegato allo Sport del Comune e della Città Metropolitana. “Le parole in libertà del signor Manuele Ilari sono di una gravità estrema, totalmente prive di fondamento e lontane dalla realtà”. Ha replicato il consigliere metropolitano delegato allo Sport, Giovanni Latella, “smentendo categoricamente le affermazioni rilasciate dall’imprenditore ad una radio locale e riprese da alcuni organi di stampa”. “Affermazioni – ha sottolineato – che oltre a ledere l’immagine e l’onorabilità del sottoscritto, offendono una comunità intera che, fino ad oggi, ha atteso invano chiarimenti e spiegazioni sull’atteggiamento assunto da parte della vecchia e della presunta nuova proprietà della Reggina, lasciata letteralmente al suo destino nel momento più delicato della sua storia secolare”. «Naturalmente – prosegue sempre Latella – ho già chiesto di valutare eventuali profili a tutela della mia integrità. E credo che per la gravità delle affermazioni rivolte anche l’Ente, il Comune di Reggio Calabria dovrebbe farlo”.
“Come istituzioni – ha aggiunto – che ancora attendono un’interlocuzione ufficiale con Ilari o con chi rappresenta o vorrebbe rappresentare la società amaranto, stiamo seguendo con ansia e preoccupazione l’evolversi della situazione, pronti ad intervenire per provare a salvare il calcio professionistico in città. Ed i miei contatti con la società, la vecchia e la nuova, sono andati esclusivamente in questa direzione, con l’obiettivo di attenzionare una condizione di disagio che l’intera comunità del Sant’Agata sta vivendo ormai da diverse settimane, nella quasi totale indifferenza da parte della proprietà”.
“Anche per questo vorremmo conoscere a fondo la solidità economica ed i programmi di chi sostiene di voler guidare una compagine societaria che rappresenta un tassello importante per il suo tessuto sociale, economico, produttivo e sportivo del territorio. Nella giornata di oggi, i contatti avuti con Ilari, non sono stati rassicuranti da questo punto di vista. Spero di sbagliarmi naturalmente, spero di essere smentito. Ma non vorrei che questi ipotetici fondi, pubblicamente prospettati, rimangano in realtà solamente appunto delle ipotesi”.
“Senza giuste garanzie ed atti concreti – ha concluso il consigliere comunale e metropolitano – le parole resteranno soltanto parole consone a chi vuole speculare e guadagnare sui sogni e le speranze dei tifosi. Anche su questo, il meraviglioso popolo amaranto, fatto di gente appassionata, partecipe e calorosa, ha le idee chiare e non ha mai fatto nulla per nasconderle”.