«Ho visionato anch’io la bozza, bisogna apportare solo qualche piccola modifica. L’oggetto è “Studio dell’interazione del viadotto Ritiro con il costruendo svincolo Giostra e relative verifiche statiche e sismiche”, esattamente ciò che serve per far sì che l’opera possa essere realizzata rispettando tutti gli standard di sicurezza, con gli opportuni controlli». E’ così che il commissario del Consorzio Autostrade Siciliane commenta il documento della convenzione stipulata tra Comune e dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Messina, diretto dal professor Falsone, per le verifiche statiche da effettuare in vista dell’ “aggancio” della rampa al Ritiro. Controlli che per l’ing. Sciacca, come più volte sottolineato nel corso dei questi giorni, non possono essere “eluse” di fronte ad un tale sovraccarico sulla struttura esistente.
«L’Università ha già richiesto all’Anas di fornire tutta la documentazione, progetti e disegni, di quanto elaborato finora in modo da poter dare via ai controlli. Fatto questo partiranno le indagini, verranno effettuati i carotaggi e ogni altro intervento necessario». Un’attesa che però, a detta di Sciacca risulta inevitabile.
Di diverso avviso (vedi correlato) il sindaco Buzzanca, sempre più convinto che la battaglia sul viadotto, abbia assunto per il commissario del Consorzio i connotati di una lotta politica. Per il primo cittadino, infatti, i controlli da effettuare sul Ritiro dovrebbero riguardare, allo stesso modo, anche altre parti di autostrada, ma invece tutta l’attenzione si concentra sul tratto che da Boccetta conduce a Villafranca. Gli fa eco l’ing. Sciacca affermando che i ponti autostradali, realizzati con tecniche vecchie di oltre 40 anni, risulterebbero, oggi, inevitabilmente non a norma. Anche per questo, dunque, è necessario effettuare opportune verifiche ed adeguare l’esistente, soprattutto in vista di un intervento così rilevante come l’innesto dello svincolo. A proposito poi della condizione degli altri viadotti, Sciacca ha ribadito che non appena sarà pronto il bilancio, il Cas procederà alla firma di una convenzione con l’Università per effettuare tutti i controlli necessari.
Punto di contrasto tra Sciacca da una parte, Buzzanca, impresa Ricciardello e Anas dall’altro, riguarda poi la tecnica di “aggancio”, quella cioè del giunto longitudinale, un metodo che l’ingegnere Capo afferma essere ancora «in fase sperimentale» e quindi da valutare con attenzione. (E. DEP)