Fuori un medico, dentro un altro medico. Il ricontrollo dei verbali di voto che l’ufficio elettorale centrale di palazzo Zanca sta effettuando sotto la guirda del giudice della sezione civile del tribunale di Messina Giuseppe Bonfiglio sta effettuando, sta riservando le prime sorprese: Sebastiano tamà, ex consigliere comunale eletto nel 2008 con il Mpa, poi passato strada facendo con Grande Sud e quindi riposizionatosi nel Pdl con la lista Siamo Messina, è fuori dal consiglio comunale. Il ricontrollo dei verbali di voto, infatti, lo ha relegato dietro Fabrizio Sottile, anch’egli medico, per undici voti di distanza, quando il primo conteggio lo aveva invece visto primeggiare per venti voti (827 a 807). Tamà è stato “retrocesso” al terzo posto in lista (primo è stato Piero Adamo) e quindi è fuori dal consiglio. Sostenuto dall’ex assessore alla Famiglia Dario Caroniti, Fabrizio Sottile è espressione di una parte del mondo accademico che, fino alla scorsa consiliatura, in aula ha avuto scarsa se non addirittura nulla rappresentatività. Con l’uscita di Sebastiano Tamà, si assottiglia ancora la truppa dei “riconfermati”, oggi ferma a qualche unità appena, e, con l’eccezione di Giovanna Crifò, e Pippo Trischitta nessuno del Pdl. La posizione che resta in bilico è quella di Nello Pergolizzi, primo dei non eletti dell’Udc che si gioverebbe della nomina di Andrea Consolo ad assessore della giunta di felice Calabrò qualora questi dovesse diventare sindaco, tornando così in consiglio come nel 2005 e nel 2008.