Roberto Cerreti torna alla carica sull’Hotel Riviera. La proposta è sempre quella di trasformare l’edificio in ostello per i giovani, proposta avanzata nel gennaio scorso e su cui il consigliere di “Liberi Insieme” torna oggi a parlare, dopo un sopralluogo effettuato alla presenza del personale della Provincia Regionale e di una troupe specializzata al fine di verificare la fattibilità del riutilizzo della struttura quale Ostello Universitario.
“Ovviamente – commenta Cerreti – la struttura centrale, abbandonata oramai da quasi trent’anni, si presenta logora e disastrata, facendo per qualche attimo dimenticare di essere stata una delle strutture turistiche e recettive più importanti della storia messinese, un colosso alberghiero che la Provincia Regionale di Messina e le sue Amministrazioni hanno saputo trasformare in “una palla al piede”, un’opera morta da svendere o da mummificare con idee balorde ed inattuabili”.
Considerazioni a parte, per il consigliere provinciale l’importante per Messina è riappropriarsi della propria storia. “Ritengo indispensabile che vengano avviate tutte le procedure necessarie per cedere la struttura alberghiera dell’ex Hotel Riviera al Comune di Messina che – al contrario di quanto non è stato fatto da chi ha gestito a Palazzo dei Leoni negli ultimi 20 anni – potrà ipotizzare un percorso sicuramente più virtuoso rispetto alla svendita dell’immobile, con un riutilizzo mirato, in collaborazione con l’Università degli Studi, attraverso un’opportuna convenzione a tutela dei reciproci interessi, che dia nuova vita all’Hotel Riviera, trasformandolo secondo le diverse vocazioni del messinese, in struttura d’accoglienza per i giovani, quindi nel primo “Ostello Universitario e della gioventù”, potendo così usufruire di risorse sino a € 5.600.000,00, attualmente recuperabili attraverso le misure interregionali del fondo per l’incentivazione della Cultura ed il Turismo, gestito da Invitalia per conto del Ministero dello Sviluppo Economico”.
Oltre a ridestinare l’ex hotel in Ostello, Cerreti pensa anche ai 12 appartamenti collegati all’albergo (di cui 9 appartamenti di diversa metratura compresa tra i 60 mq. ed i 138 mq. in via Principessa Mafalda e ulteriori 4 appartamenti in via Savoia che vanno dai 116 mq. ai 124 mq), “che potrebbero essere utilizzati come sedi temporanee di stazionamento per le famiglie messinesi interessate da interventi comunali di sbaraccamento”.
La proposta è fatta. Adesso si aspetta una risposta dall’assessorato Regionale alle Autonomie Locali e dal dipartimento Ispettivo Regionale.