Per Savoca comincia una nuova era mentre si pensa alle prossime elezioni

A poco più di due anni dal suo insediamento come sindaco di Savoca, Paolo Onofrio Trimarchi ha lasciato il suo incarico. Una scelta apparsa scontata dopo che il primo cittadino era stato abbandonato da tre dei suoi, tra cui l’ex vice sindaco Cettina Pizzolo, ma a pesare sulla decisione finale sono stati i motivi personali del primo cittadino . La situazione politica era comunque diventata invivibile e come un “re” lasciato scoperto all’attacco avversario, Trimarchi dopo una resistenza silenziosa durata oltre quattro mesi, ha infine preferito fare una scelta definitiva, prima di subire l’ennesimo voltafaccia. Una decisione frutto di una responsabilità nei confronti del territorio savocese. Responsabilità che invece gli assessori e i consiglieri che si sono licenziati in seguito all’atto del primo cittadino non avrebbero avuto, almeno secondo il gruppo di minoranza “Savoca Democratica” che in un comunicato si è dissociato dall’atteggiamento da Ponzio Pilato dei consiglieri di “Insieme per Savoca” (vedi correlato). Comincia un’altra era per il borgo dopo le dimissioni di Trimarchi che i cittadini alle amministrative del maggio 2012 avevano preferito all’avversario Rosario Domenico Famulari con uno scarto di quasi 150 voti. Una vittoria ottenuta anche grazie all’unione con Cettina Pizzolo la quale aveva messo da parte l’ambizione a candidarsi come guida della città e “accontentarsi” del posto da vice sindaco. Ma una poltrona per due non basta quasi mai e se i patti non vengono rispettati ecco che gli accordi saltano. “Che ne sarà di Savoca?” è adesso la domanda-chiave per il futuro della cittadina. Il commissariamento non è mai la scelta migliore, ma ormai è l’unica via. Nella primavera del 2015 si tornerà dunque a votare e nella cittadina già ci si interroga sui possibili candidati.

Giusy Briguglio