Con il termine smart city oggi si intende indicare una tipologia di città "intelligente", ovvero in grado di garantire non solo il benessere materiale e delle persone, ma anche di saper pianificare le prestazioni urbane al fine di garantire l'efficienza in fattori chiave come: la mobilità, la comunicazione, l'edilizia, l'ambiente, la gestione delle acque e l'amministrazione.
Al fine di rendere più facile la comprensione delle dinamiche "smart", Oice, l'associazione di categoria che rappresenta la organizzazioni italiane di ingegneria, di architettura e consulenza tecnico – economica, ha realizzato, con l'aiuto di un team di esperti, una pubblicazione dal titolo: Smart city – uno strumento per le comunità intelligenti. Il volume, presentato questa mattina durante un incontro alla Camera di Commercio, vuole essere per l'appunto, uno strumento, un manuale che messo in mano agli amministratori possa aiutarli a comprendere quali sono le criticità della loro città, e in quali settori e in che modi intervenire al fine di rendere più efficiente l'operato dell'amministrazione. Inoltre, la pubblicazione è totalmente gratuita e può essere scaricata dal sito dell'Oice.
L'incontro di stamane, promosso da Sicindustria Messina e OICE, e patrocinato dalle Università di Messina e di Reggio Calabria e da Confindustria Reggio Calabria, si è proposto di illustrare in maniera semplificata contenuti, finalità e risultati concreti ottenibili con progetti "smart" per ciascuna delle componenti principali prese in considerazione dal volume. Inoltre si voluta generare un'occasione di confronto con il mondo dell'impresa e della ricerca e formazione sui contenuti e sullo stato di attuazione dei due PON Metro "dello Stretto" e sulla Smart Vison dell'area dello Stretto.
L'incontro è stato aperto da Sebastiano D’Andrea, Presidente Sicindustria Messina, e Angelo Marra, referente Confindustria Reggio Calabria – Sezione terziario Unindustria Calabria, mentre l’ingegnere Franco Cavallaro, Vice Presidente OICE ha illustrato il contenuto del volume. Inoltre erano presenti il professore Giuseppe Fera, dell'Università di Reggio Calabria; il professore Michele Limosani, dell’Università di Messina e Gaetano Cacciola, Assessore alla Viabilità del Comune di Messina ed infine gli Imprenditori Antonio Floramo e Nazzareno Foti.
La presenza di rappresentanti delle università e del comune, nonché anche di rappresentanti degli imprenditori è stata fortemente voluta al fine di instaurare un primo dialogo tra istituzioni dell'area dello Stretto e imprese, al fine di individuare insieme le criticità del territorio che le due città di Messina e Reggio condividono e progettare insieme gli interventi da attuare al fine di rendere concrete le azioni per trasformare in "smart" le città, cosa che fino ad ora è rimasta solamente nell'aria.