Nell’attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda dei vaccini Astrazeneca e vale a dire che l’ dell’Agenzia italiana del farmaco si pronunci se si può ritornare o meno ad inocularlo senza alcun rischio per i pazienti, l’Università della Calabria ha interrotto la sua campagna vaccinale avviata lo scorso 11 marzo , bloccando chi si era prenotato per la giornata di ieri e di oggi, rimandandoli al primo giorno utile non appena arriveranno indicazioni ufficiali.
Ad ogni modo tra le 921 persone vaccinate, non si sono manifestate reazioni avverse, se non gli effetti collaterali previsti tipicamente per molte tipologie di vaccino nelle prime 48 ore, ovvero dolori muscolari, mal di testa, sensazione di stanchezza e qualche decimo di febbre. Mentre un’altra associazione regionale ha dato la propria disponibilità, offrendo i propri uffici sparsi su tutta la Calabria per la somministrazione del vaccino anticovid. Stiamo parlando di Coldiretti Calabria.
“La battaglia contro il virus – Ha dichiarato il presidente regionale, Franco Aceto – è ora la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni e Coldiretti c’è!“ Gli uffici di Coldiretti in Calabria sono 23 e rappresentano il punto di riferimento di migliaia di agricoltori e dei loro familiari. La disponibilità è stata offerta a livello nazionale dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, al Ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini e della Salute Roberto Speranza, raccogliendo con impegno e responsabilità l’appello del nuovo commissario generale Francesco Figliuolo per garantire in tempi rapidi la vaccinazione.
“Allo stato attuale – informa il direttore di Coldiretti Calabria Francesco Cosentini – sono stati avviati a livello regionale i contatti necessari al fine di organizzare il servizio in sicurezza. Contrastare il Covid intensificando le vaccinazioni – commenta Cosentini – è assolutamente necessario anche per rilanciare l’economia che con il fermo dell’Ho.Re.Ca. ha determinato forti penalizzazioni a tante imprese agricole”.