Tramite una vera e propria “piattaforma programmatica sul sociale”, l’ANFFAS onlus Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) si dichiara fortemente preoccupata per i servizi alle persone con disabilità e alle loro famiglie e si appella a tutte le forze sociali, economiche e politiche dell’Isola.
«Dal 1° gennaio del 2013 -scrivono gli esponenti dell’Associazione- alle persone con disabilità della nostra Regione non sarà più assicurato il diritto all’assistenza. A meno di un mese, infatti, dalla scadenza della terza annualità dei Piani di Zona (2010/2012), non è stato emanato dagli organismi responsabili alcun provvedimento che possa garantire la continuità dei servizi socio-assistenziali. Così continuando, molte persone con disabilità resteranno sole, prive di qualsiasi forma di assistenza e molti lavoratori in forza all’area disabilità si vedranno recapitare lettere di licenziamento».
Partendo dunque da tali premesse, e denunciando «le molteplici discriminazioni e umiliazioni a cui le persone con disabilità e le loro famiglie sono sottoposte», l’ANFFAS Sicilia si appella a tutte le forze sociali, economiche e politiche dell’Isola, con un’attenzione particolare al nuovo Governo Regionale, «affinché si interrompano l’indifferenza e l’inadempienza da tempo perpetrata nei confronti delle persone con disabilità nella nostra Regione».
« A meno di un mese dalla conclusione della terza annualità relativa agli anni 2010/2012 dei Piani di Zona stessi, non è stato emanato da parte degli organi competenti e delle Amministrazioni Locali – continuano nel documento – alcun tipo di documento che preveda almeno una bozza di programmazione per la triennalità 2013/2015.Il rischio è quindi che già dal 1° gennaio 2013 molti servizi attualmente erogati nell’interesse delle persone con disabilità e delle loro famiglie non trovino più la copertura finanziaria derivante dalla programmazione dei servizi territoriali e/o residenziali, non ancora programmati per le l’annualità 2013/2015».
Per scongiurare questo blocco e per assicurare la continuità dei servizi, nelle more della programmazione 2013/2015, secondo l’ANFFAS onlus Sicilia sarebbe opportuno, come prima azione da intraprendere, lo sblocco a livello regionale delle economie derivanti dalla rimodulazione dell’attuale triennalità. «Ciò – scrivono -consentirebbe , anche se con un regime di erogazione ridotto rispetto all’attuale, il prosieguo dei servizi, assicurando continuità di assistenza e cura alle persone con disabilità e un supporto alle loro famiglie, che altrimenti sarebbero lasciate sole nella cura e nell’assistenza dei propri cari, mentre chi non è provvisto di un sistema familiare che possa farsene carico resterebbe privo di ogni forma di assistenza».