In sette mesi nulla è cambiato. La delibera della IV circoscrizione è del 10 marzo, ma la via Torino è ancora chiusa al transito pubblico. In quell’occasione, il quartiere chiedeva al Comune di “accertare la natura giuridica pubblica della intera via Torino e, accertata la pubblicità anche del tratto ostruito al transito, di far rimuovere le strutture fisse abusive (nello specifico 2 cancelli), al fine di consentire la fruizione veicolare della via Torino nella sua interezza, in senso rotatorio, da Via Industriale fino al Cavalcavia e infine di subordinare il rilascio della nuova concessione edilizia richiesta in Via Torino, alla riapertura al transito veicolare dell’intera strada ed inoltre alla realizzazione, come opere compensative da parte della ditta proponente, di almeno 5 nuovi punti luce, oltreché di un intervento di scarifica e bitumazione dell’intera strada”.
La IV circoscrizione ricostruisce ora la vicenda e i passaggi successivi alla delibera del 10 marzo: “Il 5 aprile, il dirigente del dipartimento Patrimonio e Demanio ha scritto all’assessore alle politiche del territorio che la via Torino è pubblica e chiedeva alla sezione Tutela del Territorio della Polizia Municipale di accertare quali fossero le opere abusive che ne hanno determinato la chiusura al transito. L’assessore alle politiche del territorio ha allora invitato il dirigente all’Avvocatura comunale a predisporre la documentazione per dare mandato ad un avvocato per far valere i diritti del Comune in via Torino e ripristinarne l’uso pubblico”.
Questi gli ultimi eventi, ma da allora nulla si è mosso. Ed allora il quartiere ha scritto al commissario del Comune, ai dirigenti di Pianificazione urbanistica, Repressione abusivismo e tutela del territorio, Patrimonio e demanio e Avvocatura, per sapere se sia stato dato mandato ad un avvocato per la questione e per sapere anche se sia stata rilasciata concessione edilizia nell’area di via Torino adiacente alla stazione ferroviaria. (Ma. Ip.)