Da candidato sindaco con tanto di squadra di assessori già pronta a candidato per il Consiglio Comunale. Dopo una campagna elettorale durata otto mesi, iniziata ad agosto subito dopo le dimissioni di Buzzanca, l’ex assessore Pippo Isgrò ha ufficializzato, tra le lacrime, il ritiro dalla corsa alla poltrona di primo cittadino per schierarsi tra le fila del Pdl e “sposare” la candidatura di Vincenzo Garofalo . «Non lo ritengo un passo indietro, ma in avanti» ha spiegato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, annunciando inoltre che la “sua” lista “Uniti per Messina si farà”, ma che lui andrà in quella ufficiale del Popolo delle Libertà.
Più che un passo indietro sembra una giravolta, anche se il diretto interessato ha provato ad addurre motivazioni profonde per questa sua scelta e, visibilmente commosso, ha spiegato: «Ambizione e potere sono effimeri, la gente ha bisogno di essere amministrata bene. Il cittadino dev’essere l’utente privilegiato. Non abbiamo bisogno di scienziati, ma di uomini veri che facciano una politica seria e concreta». Per otto mesi, Isgrò ha pensato di incarnare l’identikit del sindaco perfetto, amato dalla gente e rispettato per il lavoro fatto, ma oggi -giocoforza -le qualità necessarie per essere un ottimo amministratore le attribuisce a Garofalo, «che lascia il Parlamento per affrontare una impresa non facile e che dovrà lavorare, lavorare, lavorare».
Sebbene fosse stata annunciata la sua presenza, Garofalo non era presente all’incontro, c’era invece il commissario del Pdl e deputato regionale Nino Germanà, che ha definito il ritiro della candidatura di Isgrò come «un atto di generosità e responsabilità». Un atto spontaneo e non un favore da ricambiare ha sottolineato ancora Germanà, escludendo categoricamente accordi per l’assegnazione di un eventuale assessorato in caso di vittoria del centro-destra: «Non siamo disposti a fare trattative con nessuno, non ci sarà baratto politico con alcuno e Garofalo avrà le mani libere per scegliere i suoi assessori». Le parole di Germana hanno trovato conferma in quelle di Isgrò, il quale non ha nascosto che gli piacerebbe tornare a fare l’assessore ma ha precisato : «Non ho fatto accordi con nessuno, posso dare i mio supporto anche da consigliere comunale, capogruppo o qualsiasi altro ruolo. Ho deciso di appoggiare il Pdl per consentire al centro-destra di andare ballottaggio».
Isgrò guarda al futuro con ottimismo ma non dimentica il passato, soprattutto quel passato da componente della giunta Buzzanca, che non rinnega anzi: «Buzzanca era ed è un amico ed è un politico che ha coraggio e sa leggere le carte, oltre ad essere un ottimo amministratore. Se tra qualche giorno si inaugureranno gli svincoli, è grazie a lui che ha firmato tanti atti importanti». Una dichiarazione d’amore “politico”, che ha fatto sorgere spontanea una domanda: perché non ha deciso di appoggiare il Movimento fondato dall’ex primo cittadino e sostenere la candidatura di Scoglio invece di appoggiare il Pdl?
«Perché io sono un repubblicano, un democristiano, non sono mai stato iscritto ad Alleanza nazionale e dopo le regionali avevo detto a Buzzanca che le nostre strade si sarebbero separate». Questa la risposta di Isgrò. (Danila La Torre)