Il controverso bando comunale per l’affidamento del servizio di gestione dei canili cittadini – il terzo bandito dal Comune – non è stato ancora ritirato.
Nonostante siano state numerose le proteste, cui ha avuto seguito il no dell’assessore Massimiliano Minutoli, che ha annunciato la revoca in autotutela dell’avviso di gara.
Chiedono, perciò, chiarimenti volontari e cittadini preoccupati per le sorti dei randagi.
«Il motivo – spiegano la consigliera pentastellata CristinaCannistrà e il vicepresidente della IV Municipalità Renato Coletta – è la posizione avversa del dirigente al ramo, che si è opposto alla revoca malgrado le sollecitazioni dell’assessore”.
A intervenire nella vicenda è stata anche la segretaria generale del Comune di Messina Rossana Carrubba, che si è soffermata sulle criticità e sui vizi di legittimità del bando, ribadendo la necessità di ritirarlo, anche alla luce di un ricorso presentato dalle associazioni animaliste lo scorso 26 giugno. Un “cortocircuito” che potrebbe causare un grave danno non solo agli animali, ma anche allo stesso Palazzo comunale. “L’impressione è di assistere a un “gioco delle tre carte”, con continui rimpalli di responsabilità che non portano a nulla».
Si tratta di un bando per la gestione dei cani, ma di fatto si mettono a bando gli stessi animali, con tutto ciò che ne consegue per la loro salute e il loro benessere. Per questo, anche Cannistrà e Coletta, denunciano la mancata applicazione delle misure preventive ed alternative previste dalle normative regionali e nazionali che disciplinano il contenimento del randagismo.