MESSINA – La sezione messinese del Codacons accende i riflettori sul problema che attanaglia le famiglie con figli iscritti alla scuola Cannizzaro-Galatti. L’istituto dovrà subire lavori di ristrutturazione e alcuni plessi saranno destinati alla chiusura finché questi non saranno completati. Un problema serio, per il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, perché le iscrizioni per l’anno scolastico 2023/2024 si chiuderanno il 31 gennaio e non si avrà piena contezza delle strutture.
“Si chiede ai genitori di effettuare le iscrizioni alla cieca, senza alcuna certezza circa il plesso dove
verranno effettivamente svolte le lezioni – spiega l’avvocato Antonio Cardile, presidente del Codacons Messina -. Per le famiglie, insieme all’offerta formativa, ha grande importanza anche la logistica. Non si può chiedere di iscrivere i propri figli in una scuola non sapendo dove questa sarà collocata. Non avere idea di dove verrà svolto il prossimo anno scolastico, crea importanti disagi, da qui risulta evidente l’enorme calo atteso delle nuove iscrizione e la fuga degli attuali iscritti”.
Dal Codacons proseguono: “Se le istituzioni non provvederanno con assoluta celerità ad offrire le dovute risposte, concertando le decisioni in merito, assisteremo alla distruzione di una prestigiosa e storica istituzione scolastica cittadina, causata proprio dallo stato di incertezza creato”. Il coordinamento spiega che la soluzione proposta, quella di spostare i locali interamente al “San Luigi”, “sembrerebbe lasciare fuori la scuola dell’infanzia che, a oggi, conta più di 200 piccoli alunni, le cui famiglie sono state del tutto lasciate all’oscuro circa la destinazione degli stessi per il prossimo anno scolastico”.
L’avvocato Davide Bottari, responsabile del settore scuola del Codacons, dichiara: “Mettiamo in mora le istituzioni, facendoci parte e senza posizioni precostituite, al fine di trovare una soluzione condivisa, per il bene delle famiglie messinesi, per la sicurezza di nostri figli e per la tutela di una scuola patrimonio di tutta la città”. La richiesta del Codacons è di risposte, sia in merito alle soluzioni prospettata per le famiglie sia per quanto riguardata le date e i lavori di adeguamento da portare avanti sulla struttura principale dell’istituto.