Quattro anni di lotte, di sofferenze, di momenti neri, quattro anni senza lavoro, appesi ad un sottile filo di speranza. E’ accaduto ad un gruppo di lavoratori dei Cantieri Palumbo che nel 2010 furono licenziati dall’azienda senza troppe spiegazioni. Iniziò una battaglia sindacale e giudiziaria durissima e adesso stanno pian piano arrivando i risultati. Nelle scorse settimane già in quattro sono stati reintragrati dal Tribunale del Lavoro, adesso la buona notizia è arrivata anche per Giuseppe che era stato licenziato il 27 dicembre 2010.
Ad annunciare il positivo risultato è la Fim Cisl, uno dei sindacati sempre in prima linea nella lunga e travagliata vertenza dei lavoratori dei cantieri marittimi della Falce. La Fim ricorda questi quattro anni per vedere riconosciuto il diritto al reintegro sul posto di lavoro. Una battaglia condotta dalla Fim Cisl di Messina con il supporto legale dello studio Martelli che ha visto la sentenza pronunciata dal Giudice del Lavoro, Rosa Bonanzinga che, oltre al reintegro del lavoratore, ha condannato i Cantieri Palumbo al pagamento delle retribuzioni non percepite e dei contributi previdenziali e assistenziali.
Soddisfatto dell’esito felice della vicenda, il segretario provinciale della Fim Cisl, Nino Alibrandi: “Giuseppe – afferma – ha vissuto un calvario di quattro anni per un licenziamento illegittimo che adesso è stato giustamente riconosciuto. Siamo stati sempre fiduciosi e vicini al lavoratore e la sentenza testimonia come la Fim ha sempre operato con coerenza e a tutela dei lavoratori e degli iscritti”.