Tasse per tutti, secondo round. La denuncia di un gruppo di laureati in Giurisprudenza attualmente iscritti alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Ateneo messinese e il pressing dell’UDU Messina (Unione degli Universitari) e della FLC CGIL di Messina hanno costretto il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Messina a riunirsi per affrontare il problema. Ad aprire entrambe le sedute il rettore Pietro Navarra e il Prorettore con Delega alla Gestione delle Risorse umane prof. Carlo Mazzù.
È stato chiarito che la normativa vigente aggiornata dal Dl 68 del 29 marzo 2012, seguito dai DM 26/3/13 n. 221 e 222 e del 4/9/13 n. 755, prevede un nuovo sistema di contribuzioni a favore degli studenti rispetto al precedente. Sono tre i canali indipendenti attraverso cui gli studenti possono ricevere risorse a sostegno del diritto allo studio. Nel primo caso, il Ministero con risorse proprie finanzia la mobilità interregionale degli studenti; nel secondo, l’Ersu con risorse regionali integrate dalla quota delle tasse d’iscrizione dedicata al diritto allo studio e trasferita annualmente dall’Ateneo, finanzia borse e servizi ai capaci e meritevoli; nel terzo, l’Università con risorse proprie, compatibilmente alle disponibilità di bilancio, premia i capaci e meritevoli. Proprio quest’ultimo canale permetterà all’Università di Messina di sviluppare politiche a sostegno della qualità e del merito.
In base al quadro legislativo, il bando pubblicato in data 20/6/13 dall’Ersu, nel quale si fa riferimento a una normativa non più in vigore, appare privo di effetti, in particolare per ciò che concerne l’utilizzo dei fondi dell’Ateneo. In ogni caso, anche per il passato – hanno ribadito il Rettore e il Prorettore – la prassi utilizzata per i rimborsi delle tasse agli studenti, non si presentava in linea con l’articolo 33 della Costituzione che sancisce l’autonomia didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile delle università. Tale principio, infatti, impedisce che un altro Ente possa incidere sugli assetti finanziari delle università, al contrario di quanto avveniva negli anni scorsi con evidenti conseguenze sulla gestione economica dell’Ateneo. Nello spirito della normativa in vigore, è stato infine espresso l’auspicio di un coordinamento tra le attività dell’Ersu e quelle dell’Ateneo.
Il Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione hanno inoltre approvato la proposta della commissione Tasse presieduta dal prof. Gustavo Barresi, inerente il passaggio a un nuovo modello contributivo per il pagamento delle tasse di iscrizione. Dal prossimo anno accademico, pertanto il vecchio modello ICER basato su autocertificazione, verrà sostituito dal modello ISEE/ISEEU che utilizza i dati già acquisiti da INPS e Agenzia delle Entrate. Ciò consentirà un maggiore controllo e una più efficace lotta all’evasione, che nel nostro Ateneo è stata stimata in passato a livelli intorno al 30%.