“La storia dello svincolo di Giostra, parte seconda”. Potrebbe essere questo il titolo della nuova serie della lunga telenovela dedicata all’opera che i messinesi aspettano da oltre 20 anni. Dopo le dimissioni dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, tocca adesso al commissario straordinario Luigi Croce prendere in mano le redini della questione, rimasta in sospeso a causa dell’ormai famosissimo giunto di collegamento, la cui messa in posa non è stata ancora autorizzata dal Genio Civile per via della mancanza di condizioni di sicurezza del viadotto Ritiro, al quale il giunto longitudinale dovrà congiungersi.
Per tentare di chiudere definitivamente il capitolo svincoli e dare riposte certe ai messinesi, che non sanno ancora quando potranno usufruire dell’arteria di collegamento, è in programma questa mattina un vertice a palazzo Zanca, fortemente voluto dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti. La riunione, che inizierà alle 11 e si svolgerà nella sala consiliare di palazzo Zanca, metterà attorno allo stesso tavolo il Commissario Croce, nel suo primo vertice sugli svincoli; il responsabile regionale Anas, ing. Ugo Dibennardo; il commissario Cas, dott.ssa Anna Rosa Corsello; l'ingegnere capo del Genio civile, Gaetano Sciacca; il dirigente del dipartimento comunale programmi complessi, ing. Giovanni Caminiti; i capigruppo consiliari; ed il presidente della VI Commissione consiliare, Antonio Restuccia. Come si legge in un comunicato stampa, «l'incontro ha l'obiettivo di fare il punto sulle criticità e sulle soluzioni adottate o da adottare per un sollecito completamento degli svincoli di Giostra»
In altre parole, nel corso della riunione, i soggetti a vario titolo coinvolti nella realizzazione dell’infrastruttura stileranno e renderanno noto il cronoprogramma dei lavori di messa in sicurezza del viadotto Ritiro, sui cui sino al 31 dicembre vigerà un provvedimento di restringimento ad una sola corsia della carreggiata. Secondo quanto evidenziato nella relazione redatta dal Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Messina, il viadotto – per essere sicuro – necessita di interventi di miglioramento ed adeguamento sismico: come già concordato da Anas e Cas, questi interventi saranno eseguiti in due diverse fasi: il Consorzio autostrade siciliane metterà i soldi, l’Anas i progetti. Resta da capire quanti saranno i fondi messi a disposizione dal Cas , i tempi per la messa in sicurezza e soprattutto quando si potrà procedere al montaggio del giunto, che per i messinesi significherà apertura degli svincoli. Nonostante l’ordinanza firmata da Buzzanca con i poteri speciali, pochi giorni prima delle sue dimissioni, i lavori per la messa in posa del giunto non sono mai iniziati, anche perché sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta.
La speranza è che dal vertice odierno di palazzo Zanca arrivi qualche risposta chiara sul destino degli svincoli, che senza il giunto di collegamento restano, di fatto, un’incompiuta. E quei “soli” 60 centimetri di vuoto rischiano di diventare il simbolo di un’opera progettata, incredibilmente, in maniera errata. (Danila La Torre)