ALI’ TERME – “Il posizionamento di reti metalliche a Capo Alì, con la conseguente eliminazione dell’attuale senso unico alternato, e la realizzazione del nuovo percorso con le gallerie sono due progetti distinti. L’uno non escluderà l’altro”. La precisazione è dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Alì Terme, Nino Melato, che ha voluto fare chiarezza sulla situazione degli interventi previsti a Capo Alì.
Quel tratto di Statale 114, sempre più spesso colpito da frane e smottamenti, era stato chiuso per ragioni di sicurezza il 12 novembre 2021. Dal mese successivo, esattamente dal 15 dicembre 2021, si transita solo sulla corsia lato mare, con il senso unico alternato regolato da semaforo per circa 700 metri. Dopo i primi interventi urgenti di messa in sicurezza e disgaggio dei materiali rimasti in bilico sul costone, si attendeva il posizionamento di nuove reti metalliche per poter riaprire interamente la strada. “L’Anas – spiega l’assessore Melato – aveva predisposto un progetto ma l’aumento dei costi lo ha reso irrealizzabile. Per poter eseguire le opere di manutenzione indispensabili, che riguardano tutta la statale 114 e non solo Capo Alì, l’Anas ha quindi fatto una rimodulazione degli interventi previsti, escludendone alcuni e ridimensionandone altri. Per quanto riguarda Capo Alì – prosegue Melato – è stata ridotta l’area di collocazione delle reti limitandola al solo tratto strettamente interessato”.
L’iter sembra ormai essere giunto in dirittura d’arrivo. Secondo quanto comunicato all’assessore del Comune di Alì Terme, i tempi non dovrebbero essere eccessivamente lunghi. Anas ricorrerà all’accordo quadro con società già affidatarie di appalti, senza dover ricorrere alla “tradizionale” gara per l’assegnazione degli interventi. Il nuovo piano rimodulato prevede una spesa di un milione di euro. L’ultimo passaggio formale prima del via libera è l’autorizzazione alla spendibilità, attesa da Roma.
Per risolvere definitivamente la questione sicurezza a Capo Alì, invece, rimane invece ancora aperta la partita sul faraonico progetto da circa 30 milioni di euro (basteranno alla luce della recente revisione del prezziario?) e che prevede un nuovo percorso per circa 3 chilometri, due gallerie naturali, un ponte e due gallerie artificiali paramassi. Si contava di ottenere pareri e visti sul progetto entro la fine dell’anno, per poter così avviare i lavori nel 2023. Previsioni, però, forse fin troppo ottimistiche.