Più di 90 aziende controllate, 243 posizioni lavorative verificate, 35 i lavoratori scoperti in nero, 10 le attività imprenditoriali sospese e sanzioni per oltre 152mila euro, oltre ad un recupero di contributi Inps per oltre 211mila. E’ questo l’ingente bilancio degli ultimi 6 mesi di controlli effettuati dai carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro.
A finire nel mirino, in particolare, il settore dell’edilizia. “Un operatore edile rischia il doppio se non opportunamente formato, informato e testato sotto il profilo medico – si legge in una nota ufficiale diramata dall’Arma – deve conoscere i pericoli del luogo di lavoro attraverso un’idonea conoscenza del cantiere stesso che viene dalla mirata istruzione derivante dal documento di valutazione dei rischi. Deve essere dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale, sia per i pericoli di caduta di oggetti dall’alto, sia di imbracature per i lavori in quota, sia di attrezzature per le normali lavorazioni: guanti, scarpe antiscivolo, caschi”.
Ecco perché i militari dell’Arma hanno deciso di tener sotto controllo, con sempre più vigore, questo settore.
“Lavoratori in regola, contratti corretti, sicurezza nei cantieri – si legge ancora – sono gli obiettivi dei Carabinieri in un momento di grande trasformazione del mondo del lavoro conseguente alle recenti riforme di settore”. (Ve. Cro.)