Grazie alla denuncia delle vittime i Carabinieri della Compagnia Messina Centro sono riusciti a fermare due uomini violenti, arrestati per atti persecutori.
Nel primo caso i Carabinieri della Stazione di Giostra hanno fermato un 23enne che vessava la giovanissima fidanzata con scenate di gelosia ingiustificate, costrizioni e arrivandola a picchiare. Quando l’uomo l’ha percossa per la seconda volta, la ragazza di è rivolta alle forze dell’Ordine.
Sabato scorso, dopo l’ennesima discussione, il ragazzo le ha strappato il cellulare e l’ha buttata a terra, avventandosi su di lei. La giovane è riuscita a divincolarsi, salire in macchina e correre verso la stazione dei Carabinieri. Lui però l’ha seguita, superata ed èd è entrato nella stazione con la scusa di chiedere un’informazione, impedendo di fatto a lei di entrare. Ma la manovra non è sfuggita agli uominio in divisa che hanno avvicinato la ragazza. E’ stata lei a raccontare che nei mesi precedenti il giovane l’ava costretta a non truccarsi, a limitare le uscite con le amiche e in alcune occasioni l’ha spedita in ospedale.
Andato ai domiciliari in attesa della direttissima, il giudice ha disposto per il ragazzo il divieto di avvinamento alla vittima.
Il secondo caso di violenza tra le mura domestiche si è avuto sabato notte, sempre nel quartiere Giostra. In questo caso i Carabinieri della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Messina hanno ricevuto una allarmante richiesta di aiuto da una donna che riferiva urlando che qualcuno la stava ammazzando e la telefonata che si interrompeva bruscamente. I militari hanno localizzato il luogo da cui proveniva la chiamata e sono accorsi, trovando nel cortile condominiale una donna in lacrime, con evidenti segni di aggressione al collo, che chiedeva aiuto, e un 53enne che tentava di fuggire a bordo di un furgoncino.
L’uomo è stato subito bloccato e condotto in caserma. La vittima ha denunciato subito dopo il tentativo di strangolarla da parte del marito, tentativo arrivato al culmine di una lunga serie di vessazioni e minacce che andavano avanti da molte settimane. Anche lui adesso ha il divieto di avvicinamento alla donna.