Messina – Più di 700 arresti soltanto nel 2024, molti di più rispetto all’anno precedente. Una mole di lavoro importante per Lucio Arcidiacono. Il colonnello del Ros passato alla storia per aver guidato l’operazione conclusa con la cattura di Matteo Messina Denaro è comandante provinciale di Messina dell’Arma dei carabinieri da qualche mese.
“Sono arrivato a treno in corsa – dice il comandante provinciale – un treno che non si è mai fermato, l’attività dei carabinieri nel messinese nell’ultimo anno è aumentata, anche se i numeri (quelli relativi agli arresti appunto ndr) non rendono conto di tutta l’attività svolta. Sui 108 comuni del messinese che copriamo con 94 presidi, costituendo in tanti piccoli comuni praticamente l’unica presenza dello Stato, abbiamo effettuato anche tanta attività di prevenzione. Attività che ha dato i suoi frutti, come nel caso dei tanti incontri con gli anziani per metterli in guardia dai tentativi di truffa. E’ di oggi la notizia della 70enne di Brolo che ha bloccato un tentativo di raggiro ai suoi danni proprio perché, avendo partecipato ai nostri incontri, ha riconosciuto subito l’intento malvagio di chi la aveva contattata”.
“Monitoriamo come sempre la città di Messina, con le sue peculiarità, così come l’intero territorio provinciale, che in quest’area ha anche esso delle specificità, racchiudendo realtà molto differenziate tra di loro anche dal punto di vista criminale. Il quadro generale è quello consolidato delle famiglie tortoriciane e barcellonesi nella fascia tirrenica, i gruppi familistici e di quartiere a Messina e la presenza dei clan catanesi nella zona jonica. In tutte queste aree siamo a lavoro con importanti lavori di indagine su fenomeni molto specifici e particolari, che vedranno sviluppi nel futuro prossimo”, promette Arcidiacono.